Offrire una chance unica agli imprenditori italiani per comprendere il potenziale del Vietnam come mercato e come realtà in cui investire: è l’obiettivo del Business Forum “Enterprise Partnerships for Development” in programma ad Ho Chi Min City, Vietnam dal 24 al 26 maggio.
Il Forum è organizzato all’interno del progetto di cooperazione “Sme Cluster Development” (Sviluppo di Distretti di Piccole e Medie Imprese), interamente finanziato dal Governo Italiano e realizzato in Vietnam da Unido, assieme al Ministero Vietnamita per la Pianificazione e gli Investimenti come controparte nazionale; da Confindustria e Ice – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane – come partner istituzionali in Italia.
Anche Unioncamere Emilia-Romagna, nella cui sede a Bologna di recente ha fatto tappa un roadshow di presentazione dell’emergente paese asiatico, promuove l’iniziativa che permetterà alle imprese di esplorare le concrete opportunità di partenariato grazie a incontri diretti con aziende e istituzioni vietnamite, nei settori del tessile e abbigliamento, calzature e pelletteria, arredolegno.
All’interno del Forum saranno infatti organizzati incontri bilaterali focalizzati in relazione al profilo e alle esigenze dell’azienda visitatrice, grazie anche alla conoscenza approfondita che l’Unido (Organizzazione delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Industriale) ha acquisito, nel corso del progetto, sui tre settori manifatturieri al centro dell’iniziativa.
Le aziende italiane che intendono partecipare al Business Forum “Enterprise Partnerships for Development” dovrebbero compilare il modulo d’iscrizione entro e non oltre la scadenza del 5 maggio 2012, sia compilando il modulo disponibile online sul sito Unido: www.unido.org/vietnam (modalità consigliata), sia spedendo il modulo compilato e scannerizzato al seguente indirizzo email: roma@unido.org e in copia a: maxbertollo@yahoo.it.
Con una popolazione di 88 milioni di abitanti (il 70% dei quali sotto i 35 anni), il mercato vietnamita è caratterizzato infatti da una sempre più elevata domanda di beni di consumo, soprattutto stranieri, e di potere d’acquisto. Il Việt Nam è uno dei paesi con il più alto livello di sviluppo al mondo: negli ultimi anni il Pil è aumentato complessivamente del 30%.
L’opportunità di investire in Viet Nam deve essere valutata in una prospettiva di medio termine poiché dal 2015 il Paese farà parte della più grande area di libero scambio del mondo.
“Da 25 anni il Viet Nam si è aperto al mondo con le riforme che hanno trasformato un sistema pianificato in una economia di mercato aperta – dice l’ambasciatore italiano in Vietnam, Lorenzo Angeloni – Il traguardo che si è posto di raggiungere lo status di paese industrializzato nel 2020 dimostra un concreto interesse ad attirare investimenti di qualità. L’Italia è pronta a rispondere perché può offrire tecnologia e know how. Produrre in Viet Nam significa anche poter esportare il 90% dei prodotti a dazio zero verso la Cina. Inoltre, importanti sono le agevolazioni fiscali per gli investimenti. Il costo del lavoro è nettamente inferiore, la popolazione è giovane e qualificata, ci sono stima e simpatia per l’Italia di cui si apprezzano cultura e prodotti”.