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Formigine: approvato il Biancio di previsione 2012


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Il Consiglio comunale ha approvato il bilancio di previsione 2012 con 16 voti favorevoli e 11 contrari, nel corso della seduta del Consiglio comunale di giovedì 3 maggio. Riconoscimenti al documento dai banchi della maggioranza e critiche da quelli dell’opposizione, al termine di un lungo dibattito concluso a tarda notte, che ha coinvolto numerosi consiglieri (Alboresi, Ottani, Passaro, Bonini, Vacondio, Silvestri, Cavalieri per la maggioranza; Pisani, Giacobazzi, Levoni, Bigliardi, Gatti, Cuoghi, Dotti per la minoranza), intervenuti sulle linee guida del bilancio. Voto contrario anche per i consiglieri Vecchi (Pd) e Drusiani (Idv).

Crisi economica, ingente taglio dei trasferimenti e crescente bisogno di servizi da parte dei cittadini. Questo lo scenario che ha caratterizzato la programmazione di bilancio per il triennio 2012-2014; al fine di raggiungere l’equilibrio di bilancio è stato necessario agire a tutto tondo, sia sulla spesa che sull’entrata: su ogni servizio è stata attuata una politica di riorganizzazione e risparmio. Sono state messe in campo azioni di razionalizzazione dei servizi, di contenimento della spesa, compresa quella per il personale, di controllo sul fronte dell’evasione fiscale e delle dichiarazioni ISEE al fine di garantire il principio di equità. “Negli ultimi anni la capacità di programmazione dell’ente è stata ridotta ai minimi termini – ha dichiarato il Sindaco Franco Richeldi – Chiudere il bilancio 2012, dopo avere di fatto trovato il pareggio strutturale finanziando la maggiore spesa di 1,2 milioni di euro, collegata al potenziamento di servizi, con il contenimento e la razionalizzazione dei costi e passando anche attraverso l’ennesima riorganizzazione della struttura comunale, ha comportato la necessità di reperire ulteriori 3 milioni di euro, corrispondente al taglio dei trasferimenti. La manovra del Governo infatti, contrae ulteriormente i trasferimenti e dà ai Comuni la possibilità di compensare il taglio con l’introduzione dell’IMU sulla prima casa. Questa imposta, a dispetto del nome, non è un’imposta comunale: perché il 50% del gettito va allo Stato, facendone a tutti gli effetti una patrimoniale statale, mentre il restante rimane ai Comuni, ma a compensazione della riduzione dei trasferimenti statali”.

L’unica possibilità per colmare questo disavanzo è stata quella di ricorrere al contributo dei cittadini, nella misura più contenuta e equa possibile. In primo luogo la leva dell’IRPEF, portata dallo 0,4% allo 0,65%, senza arrivare all’aliquota massima come già hanno fatto altri comuni e come era consentito dalla norma, con una ricaduta di 60 euro per una famiglia media. Il maggior gettito è previsto in 1,4 milioni di euro. Per tutelare le fasce di reddito più deboli è stata istituita la fascia di esenzione per i redditi inferiori ai 10.000 euro. “Non abbiamo aumentato le tariffe dei servizi, se non per il recupero dell’inflazione, per non gravare ulteriormente i bilanci delle famiglie che accedono a servizi e devono già sostenere aumenti di costi familiari in questa difficile congiuntura economica e sociale – ha proseguito l’Assessore al Bilancio Maria Costi – Per quanto riguarda l’IMU, abbiamo previsto l’aliquota relativa alla prima casa al 5,5 per mille, come era fino al 2007, quella relativa agli altri fabbricati all’8,9 per mille: la prima opzione ha l’obiettivo di salvaguardare i proprietari di prima casa con rendite catastali medio-basse, che possono beneficiare inoltre di riduzioni a seconda della numerosità del nucleo famigliare (50 euro per ogni figlio, oltre alla detrazione di 200 euro); la seconda aliquota, relativa agli altri fabbricati, è stata contenuta il più possibile, per non gravare a dismisura sulle imprese, già impegnate a fronteggiare la crisi”.

Ecco i dati più significativi del bilancio. Nel 2012 oltre il 50% delle risorse stanziate, sono destinate ai servizi alla persona. La quota di oneri di urbanizzazione da applicare alla spese correnti, si attesta al 19% contro il 46% del 2011 e il 75% del 2009. Sul versante degli investimenti da attuare anche attraverso l’operatività della Formigine Patrimonio, nel 2012 è prevista la realizzazione in project finance del centro pasti e la nuova scuola primaria del capoluogo. E’ poi imminente l’avvio della realizzazione del nuovo polo scolastico Barbolini (nido e scuola dell’infanzia) e la conclusione del cantiere di Villa Sabattini, sede del centro diurno del quale ricorre quest’anno il ventennale. Entro la fine dell’anno sarà anche portato a termine il cantiere dell’Auditorium di Formigine, che assume grande valore quale contenitore adeguato ad essere sede di una molteplicità di iniziative culturali (musicali, in particolare per la qualità dell’impiantistica acustica).

“La manovra illustrata riequilibra il bilancio e lo fa, a nostro avviso, nel segno della equità maggiore possibile – ha concluso l’Assessore Costi – Non rinunciamo tuttavia a tutelare e cercare la via dello sviluppo e della qualità di vita. Insieme ai temi del rigore e dell’equità, vogliamo rimanere attaccati all’idea di sviluppo economico con alcuni segnali concreti; penso alla previsione di un’aliquota ridotta al minimo di legge (7,6 per mille) per i nuovi insediamenti produttivi e alla contestuale implementazione del fondo di garanzia per imprese. Formigine ha bisogno di guardare al domani e attrezzarsi con forme innovative e di compartecipazione come ha sempre fatto nel passato, e nelle modalità di solidarietà sociale e di efficienza pubblica che ne hanno sempre garantito un livello di qualità della vita invidiabile”.

Al momento della discussione del business plan della Formigine Patrimonio, le minoranze, così come nella seduta consiliare dello scorso 23 aprile, sono uscite dall’aula per continuare ad esprimere il loro dissenso sulle modalità di nomina del collegio sindacale della società stessa.