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‘Fiorano incontro gli autori’, arriva l’ottava edizione


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Dacia Maraini e Massimo Bottura, Philippe Daverio, Maria Falcone e Francesca Barra. Nomi importanti e prestigiosi per l’ottava edizione di ‘Fiorano incontro gli autori’, una kermesse che anche nel 2012 è curata dalla sapiente regia di Roberto Armenia ed è organizzata da Comitato Fiorano In Festa e Lapam Confartigianato, con la collaborazione del Comune di Fiorano, nell’ambito del ‘Maggio Fioranese’.

Tutti gli incontri, a ingresso gratuito, si svolgeranno alle ore 11 delle domeniche di maggio al cinema teatro ‘Astoria’ di Fiorano.

Si comincia domenica 6 con Dacia Maraini e il suo ‘La grande festa’ edito da Rizzoli. Nel giardino dei pensieri lontani: un’intima riflessione per affrontare la paura del «dopo», attraverso i concetti di morte, nostalgia e malattia, che vuole dimostrare come scrittura ed esercizio della memoria siano degli efficaci antidoti allo sconforto, nonché l’unico modo per riabbracciare, come in una grande festa, le persone amate. Dacia Maraini è autrice di romanzi, racconti, opere teatrali, poesie e saggi editi da Rizzoli e tradotti in venti paesi. Nel 1990 ha vinto il Premio Campiello con La lunga vita di Marianna Ucrìa e nel 1999 il Premio Strega con Buio. Scrive sul “Corriere della Sera”. Tra i suoi romanzi ricordiamo Memorie di una ladra (1973), Isolina (1985), Bagheria (1993), Voci (1994), Dolce per sé (1997), Colomba (2004) e Il treno dell’ultima notte (2008). Nel 2009 ha pubblicato i racconti La ragazza di via Maqueda e nel 2010 la raccolta di scritti di viaggio La seduzione dell’altrove.

Domenica 13 maggio lo chef pluristellato Massimo Bottura propone i suoi ‘Aceto Balsamico’ e ‘Parmigiano Reggiano’ editi da Bibliotheca Culinaria. La cucina come espressione di cucina d’avanguardia, condividere esperienze,emozioni e idee, non attraverso parole, immagini o suoni, ma attraverso i sapori; un amore viscerale per l’innovazione e un occhio di riguardo per la tradizione della nostra cucina tipica italiana. Massimo Bottura, nato a Modena il 30 Settembre 1962, ha iniziato il suo percorso in cucina in modo non convenzionale: inizialmente grossista di prodotti petroliferi nell’azienda di famiglia, nel 1989 rileva una vecchia trattoria a Campazzo, vicino a Nonantola. Nel 1992 inizia a viaggiare per alcuni stage internazionali, invitato da Alain Ducasse a Montecarlo, Massimo Bottura apprende la raffinatezza e creatività della cucina francese. Nel 1995 rientra a Modena per aprire l’Osteria Francescana. Lo chef lo Ferran Adrià lo scopre al ristorante e lo invita 4 mesi in Spagna dove Bottura conosce e affina la sua pratica di cucina molecolare. Oggi il suo ristorante è tra i migliori al mondo e nel 2011 Bottura è stato eletto come il migliore chef mondiale. All’incontro partecipano e collaborano la Scuola Alberghiera di Serramazzoni (Direttore Giuseppe Schipano) e il Club delle “Fornellle” (Presidente Clara Scaglioni Nese).

Domenica 27 maggio, Maria Falcone e Francesca Barra parleranno di ‘Giovanni Falcone un eroe solo’ di Rizzoli. Chi vede lontano non ha mai paura. Mi ricordo di Giovanni in un tempo senza più eroi… a vent’anni dalla strage di Capaci in cui persero la vita il giudice Giovanni Falcone, sua moglie Francesca e tre uomini della scorta, la sorella Maria e Francesca Barra presentano questo interessantissimo libro. Maria Falcone, ex insegnante di diritto ed economia nelle scuole superiori, è una delle due sorelle di Giovanni Falcone. Presidente della Fondazione Giovanni e Francesca Falcone, dal 1992 è impegnata in attività di educazione alla legalità, soprattutto nelle scuole. Francesca Barra, giornalista, conduttrice e autrice televisiva SKY, La7 e radiofonica. Attualmente conduce su Radio1 Rai il programma “La bellezza contro le mafie”. Ha pubblicato con Rizzoli il libro Il quarto comandamento, la vera storia del giornalista Mario Francese, che osò sfidare la mafia e di suo figlio Giuseppe che gli rese giustizia. Collabora con settimanali ed è regista e autrice dello spettacolo teatrale Storie di donne non ordinarie.

Sabato 16 giugno Philippe Davierio presenza ‘Il museo immaginato’, Rizzoli. Il gioco dell’invenzione di un museo ideale, un luogo dove le muse possano seguire l’ipotesi di una idea. Un viaggio in un museo immaginato, una galleria di dipinti descritti da una penna irriverente e graffiante. Philippe Daverio è nato il 17 ottobre 1949 a Mulhouse, in Alsazia da padre italiano e madre alsaziana. Dal 1961 al 1967 ha frequentato il Liceo scientifico francese. Tornato in Italia per gli studi universitari, ha frequentato i corsi di laurea in Economia e Commercio presso l’Università Bocconi di Milano. Nel capoluogo lombardo ha avuto inizio la sua attività di mercante d’arte. Quattro le gallerie d’arte moderna da lui inaugurate: due a Milano, le altre a New York Specializzato in arte italiana del XX secolo (futurismo, metafisica, novecento, scuola romana), ha dedicato i suoi studi al rilancio internazionale del Novecento. Come gallerista ed editore – nell’81 ha inaugurato una casa editrice e nell’84 una libreria, sempre a Milano – ha pubblicato una cinquantina di titoli vari (Catalogo ragionato dell’opera di Giorgio de Chirico fra il 1924 e il 1929, Catalogo generale e ragionato dell’opera di Gino Severini, Fillia e le avanguardie fra le due guerre, ecc.). Opinionista per Panorama, Liberal e Vogue, consulente per la casa editrice Skira, Philippe Daverio si è sempre definito uno storico dell’arte. Così infatti lo ha scoperto il pubblico televisivo: nel 1999 come inviato speciale della trasmissione di Ratre “Art’è” e nel 2000 come conduttore del programma “Art.tu”, sempre per Raitre. Assessore a Milano dal 1993 al 1997 nella giunta Formentini, con le deleghe alla Cultura, al Tempo libero, all’Educazione e alle Relazioni internazionali, si è occupato del rilancio di Palazzo Reale a Milano, del suo restauro e del riposizionamento del sistema museale nell’insieme del patrimonio civico.Ha promosso e seguito alcuni lavori pubblici significativi (completamentodel Piccolo Teatro, del Teatro dell’Arte in Triennale, progetto Ansaldo, progetto Palazzo Reale, Teatro della Bicocca degli Arcimboldi). È stato fra i promotori delle fondazioni come strumento di autonomia e di osmosi fra pubblico e privato nelle istituzioni culturali (Scala, Fondazione Pierlombardo, Fondazione dei Pomeriggi Musicali, Fondazione delle Scuole Civiche Artistiche milanesi). Attualmente è il direttore della rivista “Art e Dossier”, autore e conduttore televisivo di “Passepartout” e di “Emporio Daverio”.