Un’esposizione e un catalogo per ricordare Luigi e Paola Ghirri, uno dei più importanti fotografi contemporanei e una donna che ne ha valorizzato e diffuso il lavoro, contribuendo in modo determinante alla produzione di mostre e libri.
E’ “a Luigi e Paola Ghirri. Fin dove può arrivare l’infinito?”, mostra-tributo che aprirà i battenti per l’inaugurazione domani alle ore 17, poi al pubblico da domenica 13 maggio al 24 giugno, organizzata in collaborazione con l’Archivio Ghirri di Reggio Emilia e il Comune di Rubiera, e col sostegno della Regione Emilia-Romagna (Agenzia Informazione e Comunicazione della Giunta) e Provincia di Reggio.
Nell’autunno dello scorso anno alcuni amici di Luigi e Paola Ghirri, fra i quali Daniele De Lonti, Vittore Fossati, Gianni Leone, Beppe Sebaste e Roberta Valtorta si riunirono attorno a Paola, gravemente malata, per manifestarle vicinanza ed affetto e in quella occasione le proposero di immaginare un’iniziativa per ricordare Luigi nel ventennale della sua scomparsa, avvenuta il 14 febbraio del 1992. Si pensò ad un’iniziativa semplice, da ospitare nella casa di Roncocesi, una volta terminato il restauro dopo l’incendio che l’aveva resa inagibile e dove lei sperava di tornare presto. Con l’improvvisa scomparsa di Paola, avvenuta l’8 novembre 2011, un mese dopo quell’incontro, il progetto iniziale cambiò diventando un omaggio anche alla sua memoria, oltre che a quella di Luigi.
Questo tributo riunisce fotografie e parole di autori noti, di giovani e qualche volta solo di amici, uniti a Luigi e Paola Ghirri da un rapporto personale, oppure mediato dalle rispettive opere. Il progetto si è dunque definito in questi pochi mesi con la partecipazione di tutti coloro che hanno preso parte alla sua realizzazione, con una condivisione delle scelte fatte riguardo ai partecipanti e alla struttura della pubblicazione. La mostra ed il catalogo raccolgono quindi immagini di numerosi fotografi ed altrettanti brevi testi di scrittori, musicisti, intellettuali, amici che commentano o accompagnano una foto di Luigi Ghirri da loro scelta.
Il progetto prende il titolo dal testo che Giorgio Messori scrisse nel 1992 per il catalogo “Luigi Ghirri. Vista con camera”, testo che viene riproposto in apertura della pubblicazione, la quale si chiude con un breve saggio di Carlo Arturo Quintavalle scritto appositamente per questa occasione.
Partecipano alla pubblicazione e alla mostra:
Andrea Abati, Marco Alemanno, Luca Andreoni, Cesare Ballardini, Angela Baraldi, Paolo Barbaro, Olivo Barbieri, Gabriele Basilico, Pina Belli D’Elia, Marco Belpoliti, Daniele Benati, Davide Benati, Paolo Bernabini, Pietro Bevilacqua, Gloria Bianchino, Giulio Bizzarri, Carlo Bordini, Andrea Botto, Rocco Brindisi, Giovanna Calvenzi, Luca Campigotto, Giorgio Canali, Vincenzo Castella, Eugenio Castiglioni, Ermanno Cavazzoni, Andrea Cavazzuti, Berardo Celati, Michele Cera, Giovanni Chiaramonte, Vittoria Ciolini, Ornella Corradini, Mario Cresci, Daniele De Lonti, Paola De Pietri, Paola Di Bello, Anna D’Elia, Alberto Ferlenga, Vittore Fossati, Christine Frisinghelli, Marcello Galvani, Giordano Gasparini, Laura Gasparini, Carlo Garzia, Ombretta Gazzola, Enrico Ghezzi, Walter Guadagnini, William Guerrieri, Franco Guerzoni, Guido Guidi, Francesco Jodice, Mimmo Jodice, Cathy Josefowitz, Cosmo Laera, Gianni Leone, Ivan Levrini, Marina Losappio, Filippo Maggia, Maurizio Magri, Gino Malacarne, Pietro Marino, Massimo Mussini, Gloria Negri, Walter Niedermayr, Claude Nori, Maria Antonella Pelizzari, Bernard Plossu, Elena Re, Diego Rosa, Gino Ruozzi, Beppe Sebaste, Elisabetta Sgarbi, Marco Signorini, Alessandra Spranzi, George Tatge, Mario Tinelli, Ernesto Tuliozi, Franco Vaccari, Roberta Valtorta, Enzo Velati, Fulvio Ventura, Manfred Willmann, Giovanni Zaffagnini, Massimo Zamboni, Francesco Zanot.
Luigi Ghirri (Scandiano, 1943 – Roncocesi, 1992). È riconosciuto come uno fra gli autori più influenti della storia della fotografia del XX secolo. La sua opera, aperta e molteplice, è concepita come un mezzo di relazione dialettica, affettiva e conoscitiva, con la realtà: a interessarlo sono gli oggetti, i luoghi, i paesaggi, le persone, così come l’interazione che essi creano con quanto li circonda. La fotografia di Ghirri documenta e riflette al contempo sulla documentazione, narra svelando i meccanismi della narrazione, sempre al confine tra realtà e immaginazione,
Paola Borgonzoni Ghirri (Ferrara, 1954 – Reggio Emilia, 2011). Ha operato come grafica pubblicitaria ed editoriale. Nella primavera 1974 ha incontrato Luigi Ghirri con il quale ha lavorato fino al 1992, anno della sua morte. Da quel momento si è occupata esclusivamente della diffusione e della valorizzazione dell’opera del marito, come testimonia la cura di più di cinquanta mostre personali e di sedici libri a carattere monografico.
Coordinamento: Daniele De Lonti.
Sede: L’Ospitale, Rubiera, Reggio Emilia.
Inaugurazione: sabato 12 maggio 2012 alle ore 17.
Orari apertura: dal 13 al 18 maggio (da mart. a ven. 16-19).
Dal 19 maggio al 24 giugno (sab. e dom. 10-13/16-19).
Altri giorni su appuntamento.
Ingresso libero.
Catalogo: Skira
Info: linconfine@comune.rubiera.re.it
Immagine: un ritratto di Luigi e Paola Ghirri di Claude Nori