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Modena promuove il divertimento notturno sicuro

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Otto suggerimenti e un indirizzo e-mail per contribuire a rendere la notte responsabile. E’ quanto sta facendo il Comune di Modena con la collaborazione delle associazioni di categoria Cna, Confesercenti, Confcommercio e Lapam attraverso il Manifesto sulla notte responsabile. Il Manifesto contraddistinguerà locali, pub e discoteche che aderiscono al protocollo d’intesa promosso, su sollecitazione del Consiglio comunale, da assessorati alle Politiche giovanili, alle Attività economiche e Ufficio per la Sicurezza, insieme alle associazioni di categoria con l’obiettivo promuovere la responsabilità sociale per prevenire l’abuso di alcol e il consumo di droghe nei luoghi d’intrattenimento.

Per ora i locali che hanno aderito – alcuni dei quali hanno firmato il protocollo venerdì 11 maggio in Municipio – sono dieci: Off di via Morandi, Caffè dell’Orologio in piazza delle Ova, chiosco bar del parco Amendola sud, piscina Dogali, Baluardo della Cittadella di piazza Giovani di Tien An Men, bar Al Caffè di via Bacchini 27 (Stazione autocorriere), Frozen, bar dei Giardini ducali, chiosco del parco Ferrari e chiosco del parco Divisione Acqui.

Gli avventori che entreranno nei luoghi contraddistinti da manifesto o vetrofania sapranno immediatamente di essere nel locale di uno dei gestori “consapevoli” e quindi “contrari all’abuso di alcol”, decisi a “rispettare l’orario di chiusura” e nel caso di una discoteca, anche a far “rallentare il ritmo prima dell’uscita”, abbassando il volume della musica e cessando la somministrazione di superalcolici. Gli altri quattro comandamenti del Manifesto sono, per il locale, il rispetto del vicinato e una politica dei prezzi che favorisca le consumazioni analcoliche; per gli avventori, non mettersi alla guida dopo aver bevuto alcolici e, nel caso, considerare la possibilità di tornare in taxi. Per saperne di più sul protocollo e il Manifesto sulla notte responsabile, oltre che per consultare l’elenco aggiornato dei locali aderenti, si può consultare il sito internet dedicato (www.comune.modena.it/notteresponsabile).

“Sappiamo bene che soprattutto per i giovani la notte è uno dei momenti deputati al divertimento – afferma l’assessore alle Politiche giovanili del Comune Fabio Poggi – e riteniamo sia compito dell’Amministrazione contribuire a creare le condizioni per far convivere il divertimento con la salute, il rispetto e la sicurezza. Altri strumenti, come le ordinanze, sono funzionali a contrastare particolari situazioni di degrado, ma sarebbero insufficienti se, al tempo stesso, il Comune non cercasse di agire sulla responsabilizzazione di tutti i soggetti interessati promuovendo comportamenti consapevoli. Con il Manifesto sulla notte responsabile contiamo di coinvolgere un ampio numero di locali oltre ai dieci che hanno già aderito”, conclude l’assessore.

Il prossimo passo, come previsto dal protocollo e in accordo con gestori e rappresentanti delle associazioni di categoria firmatari, sarà l’attivazione del Gruppo coordinamento che definirà come attuare i vari punti in programma e controllarne l’attuazione.

GIOVANI, ALCOL E GUIDA: 9 SU 10 SI DIMOSTRANO RESPONSABILI

Consapevolezza e responsabilità sono largamente diffuse tra gli interpellati dal progetto Buonalanotte, ma circa il 10% si mette al volante in condizioni rischiose

Dopo una serata in un locale, al momento di tornare a casa, novanta giovani su cento assumono un comportamento consapevole; gli altri dieci invece si mettono alla guida in condizioni di rischio per sé e di pericolo per gli altri. E’ uno degli aspetti più significativi emersi dai dati del 2011 relativi al progetto Buonalanotte, elaborati dal Centro studi dell’assessorato alle Politiche giovanili del Comune di Modena.

Il progetto Buonalanotte, che rientra tra le azioni del Protocollo sulla notte responsabile firmato da Comune di Modena e associazioni di categoria, agisce su tutto il territorio provinciale nell’ambito del coordinamento delle Unità di strada della Regione Emilia-Romagna finalizzato alla riduzione dei rischi nel mondo della notte. Gli operatori del progetto contattano i giovani direttamente nei locali, in orari serali e notturni, per farli riflettere sui rischi legati al consumo di alcol e sostanze illegali con l’obiettivo di promuovere comportamenti consapevoli e meno rischiosi, soprattutto in relazione alla sicurezza stradale. Il progetto utilizza principalmente il test dell’etilometro, a cui dal 2000 a oggi si sono sottoposti circa 25 mila giovani.

Lo scorso anno nel territorio di Modena e provincia sono stati realizzati 91 interventi di prevenzione in 35 luoghi diversi, quali discoteche, pub, circoli, piazze, feste. Gli operatori hanno distribuito 7.265 materiali tra opuscoli informativi sulle conseguenze dell’alcol e delle droghe alla guida, etiltest monouso. Complessivamente sono stati contattati 3.285 giovani, di cui 2.310 si sono sottoposti alla prova dell’etilometro.

I giovani che hanno svolto il test sono per lo più maschi (80%), in quanto sono prevalentemente loro a guidare, ma le ragazze (20%) sono aumentate rispetto agli anni precedenti. Del totale, oltre il 60% ha più di 24 anni: il 42% tra 25 e 34 anni e il 20% oltre i 34 anni. Il 45 % di loro è residente a Modena, in provincia il 43% e fuori provincia il 12%.

A sottoporsi alla prova dell’etilometro sono soprattutto coloro che bevono alcol: il 57% è risultato sopra il limite massimo previsto dalla legge per guidare (0,5 grammi per litro e 0 grammi per i neopatentati o i ragazzi al di sotto dei 21 anni); il 31% sotto il limite e il 12% è risultato sobrio. Negli ultimi anni è calata significativamente la percentuale dei giovani con livello alcolico sopra a 1 grammo per litro, che dal 31% del 2001 è scesa al 19% del 2011, anche se nel 2010 la percentuale era ancora più bassa (15%). Nonostante il calo, rimane una quota non trascurabile di giovani che abusano di alcolici.

Dei 1.315 giovani risultati al di sopra del limite massimo, 745 hanno dichiarato preventivamente di non guidare quella sera, 570 si sono detti indecisi o intenzionati a guidare. Su questi 570 si è concentrata in particolare l’attenzione degli operatori di Buonalanotte che li hanno stimolati a riflettere sui rischi e i pericoli della guida. Il 56% di questi ragazzi (14% del totale) ha accolto uno dei consigli degli operatori dichiarando di aspettare di smaltire l’alcol assunto (62%), di passare le chiavi dell’auto a un amico (30%), di non bere più nella serata (1,5%), di utilizzare un taxi (1,5%). Tra i ragazzi sensibilizzati, si sono distinti i neopatentati. Sono stati invece 251, cioè il 44% dei soggetti a rischio e l’11% del totale – i giovani che hanno dichiarato di non potere seguire gli inviti degli operatori pur essendo sopra al limite di legge; in prevalenza sono maschi che quella sera si trovavano da soli al momento di rientrare.

“La maggioranza dei giovani ha dimostrato consapevolezza – afferma Sergio Ansaloni, responsabile del progetto Buonalanotte – è infatti abbastanza diffuso tra gruppi di amici provare l’etilometro per accertare chi è nel limite per potere guidare. Una parte minoritaria, ma non trascurabile, non dimostra altrettanto responsabilità e questo avviene nonostante l’attività di sensibilizzazione degli operatori di Buonalanotte, l’inasprimento delle sanzioni e il continuo aumento dei controlli sulle strade, come è stato accertato dai giovani stessi”. Infatti, se nel 2004 l’8% dei soggetti contattati dal progetto Buonalanotte dichiarava di essersi dovuto sottoporre ad una prova dell’etilometro delle Forze dell’ordine, nel 2008 tale percentuale è salita al 18% e nel 2011 è arrivata al 24%.

Per promuovere consapevolezza e responsabilità il Comune ha anche realizzato, in accordo con gestori dei locali, il progetto Bob che premia chi esce sobrio dal locale e accompagna gli amici in sicurezza. Dal 2004 al 2011 sono state 140 le serate complessivamente organizzate nei locali aderenti al Silb e nei circoli giovanili dell’Arci con 316 giovani “Bob” premiati.