A Sassuolo, come in tutta la Provincia di Modena, negli ultimi giorni è all’evidenza politica il problema delle aziende che vantano crediti dalla Pubblica Amministrazione.
Situazione incredibile ed insostenibile ,denunciano le aziende, che oltre al danno dei crediti non pagati debbano aggiungere la beffa di subire una pressione fiscale tra le più alte del mondo, di essere preda di una burocrazia che negativizza sempre più la redditività complessiva e dulcis in fundo soggetti ad una tassazione ( studi di settore )anche in recessione e palesemente anticostituzionale.
Il Decreto Fiscale recentemente approvato contiene la possibilità,per le aziende creditrici, di cedere il credito con metodo “ pro soluto “ o “ pro solvendo “ , alle banche che sottoscriveranno l’accordo. Come abbiamo sempre sostenuto per evitare “ rotture burocratiche “ il pro soluto “ è la soluzione migliore,anche se avrà dei costi,ovviamente a favore delle banche.
Da più parti si è chiesto, e la politica ha recepito ,la opportunità della compensazione dei crediti delle aziende con i debiti delle stesse nei confronti del fisco.
Non avevamo nascosto i dubbi e le perplessità più che altro dovuti a questioni procedurali . I Socialisti,da sempre sostengono il primato della politica, quindi la volontà del Legislatore dovrebbe essere correttamente tradotta in coerenti atti amministrativi.
Ebbene il Decreto Ministeriale,in preparazione, sulle compensazioni dei crediti delle aziende con i debiti fiscali,come anticipato dal Governo, li ritiene possibili,ma solo con i debiti già a ruolo quindi in presenza di cartelle di pagamento. Ci si aspettava ,come inteso dalla politica, che i debiti emersi in sede di dichiarazione dei redditi di quest’anno potessero essere compensati ; Noi Socialisti avevamo pensato di compensare,anche, i debiti IMU per la parte statale……a cominciare da quest’anno. Siamo comprensivi, suggeriamo la compensazione con l’acconto di Novembre per IRPEF ed IRES, e a dicembre per l’acconto IVA e saldo IMU.
Noi Socialisti ci saremo…….vediamo gli altri.
(Mario Cardone, Componente Consiglio Nazionale PSI)