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Formigine aderisce al protocollo provinciale “Salfasfratti”


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La Giunta comunale ha approvato l’adesione al protocollo provinciale cosiddetto “salvasfratti”, valido per l’anno in corso, con il quale i firmatari del documento si impegnano a favorire le sospensioni delle esecuzioni di sfratto dovute a morosità, a carico di famiglie e lavoratori che, a causa della crisi economica, non sono state più in grado di pagare regolarmente il canone d’affitto. La sospensione della disdetta della locazione, dovrà essere almeno di 1 anno e i proprietari degli alloggi riceveranno un contributo che varrà come indennità di occupazione, impegnandosi, in cambio, a sospendere l’esecutività dello sfratto, a garantire la permanenza degli inquilini nell’alloggio e a diminuire il canone d’affitto del 20%, se si tratta di canone libero, o a portarlo in fascia minima, se si tratta di canone agevolato.

Il protocollo, che agisce sul rapporto proprietario-occupante, va incontro alle esigenze delle famiglie colpite dalla crisi economica ed è stato firmato da Regione, Provincia, Comuni e Unioni di Comuni, Acer, associazioni di proprietari e di inquilini, dai sindacati confederati e dalle Fondazioni bancarie Cassa di Risparmio di Modena, di Vignola, di Carpi e di Mirandola. Le quattro Fondazioni, unitamente a Regione e Provincia, hanno costituito un fondo complessivo di 1.090.000 euro. Il contributo individuale non potrà superare i 6.000 euro e sarà modulato in base all’indice ISEE (l’indicatore della situazione economica equivalente) che non dovrà in ogni caso superare i 10.000 euro. L’erogazione dei fondi stanziati avverrà fino all’esaurimento del deposito e nel caso in cui non si riesca a far fronte a tutte le domande ammesse, sarà data la precedenza alle famiglie nelle quali ci siano persone non autosufficienti, minori e anziani. In caso di ulteriore parità di requisiti, sarà considerata la data di presentazione della domanda.