Home Cronaca Truffatori del greggio presi dai carabinieri di Montecchio Emilia

Truffatori del greggio presi dai carabinieri di Montecchio Emilia

# ora in onda #
...............




Truffa aggravata è l’accusa mossa a tre intraprendenti truffatori dai Carabinieri di Montecchio Emilia che si sono improvvisati autotrasportatori cogliendo in flagranza gli odierni indagati ed impedendo che sparisse la terza fornitura di gasolio pari a 7.000 litri.

L’ennesimo escamotage per ottenere gratis il gasolio portato alla luce dalle indagini dei Carabinieri di Montecchio Emilia è emblematico della situazione del caro greggio che si sta vivendo anche nel reggiano. Dopo le cisterne delle aziende e i serbatoi dei mezzi pesanti, presi di mira dai vampiri del greggio (una ventina le denunce operato nel reggiano negli ultimi mesi), l’elevato costo dei carburanti rischia di mettere in ginocchio anche le aziende che producono e distribuiscono il gasolio.

Un’azienda reggiana si è vista infatti ordinare due forniture di gasolio per circa 15.000 senza vedere un euro poiché raggirata. Alla richiesta di una terza fornitura la ditta si è rivolta ai Carabinieri di Montecchio Emilia che, in collaborazione con i colleghi di Sant’Ilario d’Enza, si sono “improvvisati” autotrasportatori cogliendo quindi sul fatto i tre truffatori che intendevano pagare la fornitura con l’ennesimo assegno non esigibile in quanto emesso con firma non corrispondente a quella del correntista.

Questa in sintesi la premessa dei fatti culminata con la denuncia in stato di libertà che i Carabinieri di Montecchio Emilia hanno inoltrato alla Procura reggiana a carico di un cittadino rumeno 26enne residente a Reggio Emilia, un cittadino moldavo 44enne residente a Boretto ed un reggiano 38enne abitante a Reggio Emilia, tutti chiamati a rispondere del reato di concorso in truffa. Per il 38enne reggiano all’accusa di truffa deve aggiungersi anche quella di possesso di banconote false essendo stato trovato con 4 banconote da 100 euro l’una false, appunto.

Stando alla ricostruzione investigativa l’azienda raggirata il 7 ed il 10 maggio scorso, aderendo a due differenti ordini, provvedeva a consegnare dapprima a Boretto e poi a Felegara di Fornova, in provincia di Parma, due forniture di 7.00 litri di gasolio l’una per un importo complessivo di oltre 20.000 euro. In entrambi i casi le fatture venivano pagate con altrettanti assegni bancari di pari importo firmati dall’odierno indagato moldavo che non venivano però pagati dalla banca in quanto titoli appartenenti a conto corrente di altra persona. Quando è arrivato il terzo ordine per la fornitura di altri 7.000 litri di gasolio da recapitare a Sant’Ilario d’Enza l’azienda fornitrice si è rivolta ai Carabinieri di Montecchio Emilia che hanno “scortato” fingendosi autotrasportatori la cisterna. Durante il tragitto che avrebbe dovuto condurli a Sant’Ilario d’Enza la cisterna è stata fermata da un’autovettura con a bordo due degli odierni tre indagati (il reggiano ed il rumeno) che hanno intimato al conducente dell’autocisterna di recarsi presso altro sito ubicato a Gualtieri in quanto la cisterna di Sant’Ilario d’Enza era piena. Giunti nel luogo convenuto, dove ad attenderli c’era il terzo indagato (il cittadino moldavo ndr), i Carabinieri si sono qualificati bloccando i tre che, condotti in caserma, sono stati denunciati per il reato di concorso in truffa. I 7.000 litri di gasolio destinati all’ennesima truffa hanno fatto invece rientro nelle cisterne dell’azienda produttrice, che in questo caso evitava il raggiro vedendosi peraltro la possibilità di essere risarcita, in sede penale, dei 15.000 litri di gasolio pagati con un assegno non esigibile.