Home Carpi Primo centro Ludo e Para-agility in Provincia di Modena

Primo centro Ludo e Para-agility in Provincia di Modena


# ora in onda #
...............




Domenica 3 giugno inaugurerà, a partire dalle ore 15.00, il primo centro specializzato in provincia di Modena dedicato a Ludo-Agility e Para-agility. Questa innovativa struttura, situata a Cortile di Carpi presso il civico 107 della Strada Statale 468 Motta, sarà una delle poche, sull’intero territorio italiano, ad offire la possibilità di praticare attività ludico-sportive ad alta valenza terapeutica con l’ausilio degli animali, ed in particolare del migliore amico dell’uomo, il cane. Si estende per circa 3.500 metri quadrati il fondo messo gratuitamente a disposizione della Cooperativa sociale Riparte dal signor Giuseppe Paltrineri. Proprio grazie a questa generosa offerta Riparte, in collaborazione con la scuola di addestramento Universo Cane di Reggio-Emilia, con il contributo della Fondazione Casa del Volontariato di Carpi e il patrocinio di Comune di Carpi e Unione delle Terre d’Argine, ha potuto sviluppare il progetto DiversaMente ugale, destinato a disabili, pre-adolescenti, anziani e adulti in uscita da dipendenze.

Nata in Inghilterra nel 1977 come disciplina cinofila sportiva, l’Agility trae spunto dai classici concorsi ippici ad ostacoli. Da essa discendono poi la Ludo-Agility e la Para-Agility, metodi terapeutici globali che, attraverso il gioco, lo sport e l’interazione uomo-animale, attivano l’individuo nel suo intero complesso motorio, psichico, intellettivo e sociale. Tali metodi riescono a stimolare la partecipazione del paziente al processo riabilitativo, vedendolo non come un’entità da assistere e curare, ma come un soggetto da recuperare nelle sue potenzialità. Se la Para-agility – di cui l’Italia ha ospitato, nel 2005, i campionati del mondo – è dedicata ai portatori di Handicap, la Ludo-agility è invece principalmente rivolta a quei bambini e ragazzi che, in età pre-adolescenziale, vivono un particolare momento di difficoltà. Queste discipline, proponendo di affrontare e superare insieme al proprio animale un percorso ad ostacoli sempre diverso, richiedono al conduttore coordinazione motoria, precisione e tempestività nell’apprendere e impartire comandi non soltanto verbali, ma anche gestuali e posturali. Risulterà perciò evidente come, in questo caso, i ‘limiti fisici’ non rappresentino altroche un incentivo ad affinare e creare nuovi modi di comunicare con il proprio animale. Compito e talento dell’educatore cinofilo è proprio quello di far emergere il potenziale esistente tra cane e conduttore.

Il progetto DiversaMente uguale consente all’utente, attraverso la comprensione delle modalità comunicative dell’animale e l’utilizzo guidato di alcune tecniche di addestramento in maniera giocosa e tramite lo sport, di vivere relazioni caratterizzate da una forte carica identificativa e comunicativa, che presentano un basso livello di sfida, nelle quali non si subisce il vincolo del giudizio e della censura. Relazioni che stimolano il bisogno di raccontare, rapportarsi col mondo, dare un significato alla propria condizione, specialmente in quei soggetti che potrebbero essere, a prima vista, più esposti al desiderio di isolarsi e/o ribellarsi, al fine di allontanare il senso di inadeguatezza. Inoltre, con l’utilizzo di tale pratica e con il rapporto di fiducia che si viene gradualmente a creare con l’operatore, si è in grado di raccogliere preziose indicazioni, che potranno poi essere oggetto di confronto con genitori, servizi invianti – CSM, SERT, AREA MINORI e HANDICAP – nonché guida per individualizzare l’intervento a seconda dei bisogni emersi. L’animale infatti non giudica né rifiuta ma, al contrario, dà senso alla nostra presenza, offre stimoli cognitivi, distoglie l’attenzione da fobie, ansie, depressioni, fornisce sostegno affettivo e relazionare oltre a facilitare entusiasmo, buonumore, riso, curiosità.

 

Particolarmente indicati per Ludo e Para-Agility sono soggetti con disturbi psicopatologici (depressione, ansie, fobie, bassa autostima) e psicologici dell’infanzia e dell’adolescenza (bullismo, iperattività, opposività, disagio emotivo); disabilità psico-fisiche (autismo, epilessia, sindromi di Down, Rett e Tourette) e fisiche; malattie degenerative (Parkinson, Alzheimer, sclerosi); in uscita da percorsi di dipendenza; non vedenti.

Tutte le attività, preparate a partire dai bisogni dei partecipanti, offrono poi possibilità di migliorare le abilità cognitive (memoria, pensiero induttivo e alcune capacità mentali); emotive (empatia e umore); comportamentali (controllo dell’iperattività, rilassamento corporeo, acquisizione di regole); psicosociali (capacità relazionali e di interazione).