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Terremoto e situazione meteo

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Strumenti sismici mobili dell’INGV collocati con la collaborazione dell’Osservatorio Geofisico del Dipartimento di Ingegneria dei Materiali e dell’Ambiente dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia in posizione più prossima all’epicentro sismico che ha devastato l’area nord della provincia modenese. Soccorsi non facilitati dalle condizioni meteorologiche che migliorano parzialmente, anche se resteranno incerte ancora nelle prossime ore. Temperature basse ma in risalita. Possibile l’arrivo di una nuova perturbazione nel fine settimana.

Anche l’Osservatorio Geofisico del Dipartimento di Ingegneria dei Materiali e dell’Ambiente dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia si è mobilitato, limitatamente al contributo che poteva dare, vista la situazione di emergenza anche per gli stessi addetti ai rilevamenti e le molte difficoltà del momento, per contribuire a fornire puntuali osservazioni e informazioni sul violento terremoto che ha colpito le nostre zone.

“Io stesso – fa sapere l’esperto dell’Osservatorio Geofisico universitario di Modena Luca Lombroso – mi sono svegliato di soprassalto nella notte, cercando di mantenere la necessaria razionalità richiesta dalla situazione, completando, sulla base delle nostre strumentazioni, le informazioni diffuse sulla localizzazione dell’epicentro che arrivavano dall’USGS e dall’INGV”.

Anche l’Osservatorio Geofisico universitario di Modena dispone, presso il Dipartimento di Ingegneria dei Materiali e dell’Ambiente, di un accelerometro collegato alla rete sismica nazionale, che ha naturalmente registrato l’evento e dato il suo piccolo ma importante contributo ai fini della corretta localizzazione dell’epicentro di questo terribile evento. E già dal pomeriggio di domenica 20 maggio si è provveduto, contattati dall’INGV stesso, a posizionare loro strumenti sismici mobili a Novi di Modena, presso una postazione che faceva parte della rete sperimentale dell’Osservatorio: alcune stazioni sono entrate nella rete nazionali, altre purtroppo non è stato possibile mantenerle attive.

Altro fattore importante in queste ore sono le condizioni meteorologiche: purtroppo il terremoto è avvenuto proprio nella giornata in cui era attesa una perturbazione di stampo autunnale.

“Anzitutto, – ci tiene a precisare Luca Lombroso – è bene sottolineare che non esiste nessun legame fra condizioni atmosferiche e terremoti e ancor meno, naturalmente, con teorie catastrofiche legate ai Maya o altri eventi cosmici”.

Previsione. Nelle ultime 24 ore la nuova stazione meteo dell’Osservatorio Geofisico situata sul torrione orientale del Palazzo Ducale di Modena ha accumulato 27.2 mm di pioggia di cui 22.1 nella giornata di ieri domenica 20 maggio che, per coincidenza, è risultata anche la giornata più piovosa, finora, del 2012. Le temperature domenica 20 maggio non hanno superato i 18.2°C nelle massime e anche oggi lunedì 21 maggio che hanno raggiunto 17.3°C sono piuttosto basse per la stagione, a causa della nuvolosità e delle piogge ancora in corso, che comunque dalle prossime ore, ovvero dal tardo pomeriggio andranno cessando. La notte, tuttavia, sarà fresca: nella bassa pianura emiliana anche soli 7-8°C verso l’alba di martedì 22 maggio, mentre in giornata il sole consentirà di risalire sui 20°C, pur rimanendo al di sotto delle medie stagionali. Il miglioramento sarà solo parziale in quanto sono probabili acquazzoni o forse una nuova, temporanea estensione di nubi e precipitazioni in giornata. “Azzardando un dettaglio – dice Luca Lombroso – sembra però che il fronte interessi maggiormente la fascia appenninica e la media pianura-pedemontana”.

Temperature in risalita da mercoledì 23 maggio. Vi sarà spesso il sole ma ancora resterà il rischio di occasionali piogge o temporali. Giovedì 24 maggio sarà più caldo, forse fino a 27-28°C. “Se da un lato questo è un aspetto positivo, dall’altro – commenta Luca Lombroso – accentuerà l’intensità di possibili temporali pomeridiani. Saranno, però, fenomeni sparsi ed irregolari, non presenti su tutto il territorio regionale”.

Incerta l’evoluzione del fine settimana, con l’eventualità di un’altra perturbazione, ma anche gli accenni, a fine mese, di un periodo più stabile e caldo.