L’associazione di volontari reggiani Jaima Saharawi si felicita per l’approvazione della mozione a favore del popolo Saharawi, proposta al Comune di Reggio Emilia qualche mese fa. I volontari si compiacciono con i componenti del Consiglio Comunale e con il Sindaco di Reggio Emilia Graziano Del Rio, che hanno votato a favore della mozione: in questo modo si rinnova il patto d’amicizia tra il Comune di Reggio Emilia e la popolazione del Sahara Occidentale.
L’associazione coglie l’occasione per ricordare al Comune il profondo significato di questo patto, ovvero il sostegno alla causa del popolo Saharawi che è vittima di ingiustizie sociali e violazioni di diritti umani. Esso pacificamente lotta per la propria autodeterminazione e per la propria indipendenza, già sancite dall’Organizzazione delle Nazioni Unite:lLa popolazione Saharawi attende una soluzione giusta da più di trentacinque anni ed è attualmente divisa da un lungo muro che rende impossibili i contatti tra popolazione rimasta nel Sahara Occidentale e i profughi fuggiti nel sud dell’Algeria, i quali tutt’ora vivono nei campi profughi.
Il Comune di Reggio Emilia recentemente ha avuto l’occasione di incontrare alcuni diplomatici del Regno del Marocco, giunti in territorio reggiano per l’inaugurazione dei lavori nel parco delle Paulonie finanziati proprio da quest’ultimo. Si invitano le autorità, proprio in nome del sopracitato patto d’amicizia, ad approfittare di questo rapporto intrattenuto con le diplomazie marocchine per ricordare al Marocco la situazione irrisolta del Sahara Occidentale. Presso il Parlamento Europeo, in data 19 aprile 2012, è stato approvato a larga maggioranza un emendamento che denuncia le repressioni da parte del Marocco nei confronti della popolazione Saharawi; in questo documento viene anche chiesta la liberazione dei numerosi prigionieri. Il Parlamento Europeo si impegna nuovamente a sostenere il percorso di autodeterminazione di questo popolo secondo le risoluzioni Onu. Riteniamo sia dunque un dovere delle autorità reggiane, in particolar modo quelle legate attraverso patti di amicizia, quello di ricordare le violenze, le discriminazioni e le violazioni dei diritti umani subite dalla popolazione Saharawi in quel territorio e documentate da Amnesty International e Human Rigts Watch.
L’Associazione ricorda con dolore i tre cooperanti rapiti in ottobre nei campi profughi e in particolare modo Rossella Urru e il suo prezioso lavoro a favore dell’autodeterminazione del popolo Saharawi. Si invita il Comune di Reggio a fare tutto il possibile affinché si possa arrivare quanto prima ad una soluzione positiva della vicenda.
L’Associazione JAIMA SAHRAWI informa che nei prossimi mesi estivi arriveranno 43 bambini Saharawi e 7 accompagnatori per un soggiorno completo di screening sanitario. Saranno coinvolte, in questo progetto d’accoglienza, circa quaranta famiglie di tutta la provincia di Reggio, oltre a numerose Parrocchie e Comuni del territorio.