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Alleanza Per l’Italia Sassuolo, “Casa nel Parco: un patto di civiltà tra residenti e movida”

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«Ogni tanto quelli del Partito Democratico ci ricascano e propongono – come già avvenuto in passato – addirittura la chiusura per il Temple Bar. A cosa serve una politica che cavalca solo la protesta e non si fa portatore di proposte?» Così Alessio Pecoraro, coordinatore regionale di Alleanza Per l’Italia giovani, sulla richiesta da parte del Partito Democratico di un intervento sull’attuale gestione del Temple Bar.

«Sassuolo non può vivere con un coprifuoco perché una città viva e vivace è il primo presidio contro l’illegalità, ma è ovvio che non si possono usare le strade e i parchi come propaggini dei locali. Insomma non si può chiudere alle nove, ma non si può nemmeno impedire alla gente di dormire».

«Bisogna trovare il modo di far convivere le esigenze dei residenti e quelle del popolo della notte che è fatto soprattutto di giovani e giovanissimi; la strada per arrivarci non può essere l’ennesima chiusura o un’offerta di iniziative ed attività ridimensionata» continua Pecoraro.

La nostra proposta è quella di un patto di civiltà tra i residenti e i gestori dei locali con finalità di aggregazione giovanile fatto da pochi punti:

1. riunione mensile tra amministrazione, gestori e residenti per tenere sotto controllo la situazione;

2. introduzione dei limitatori automatici del volume della musica;

3. aumento della presenza della polizia municipale;

4. introduzione di assistenti alla clientela che sensibilizzino i clienti a consumare solo nelle aree di pertinenza del locale;

5. maggiore attenzione nella pulizia dai rifiuti;

6. coinvolgimento delle associazione per iniziative a “volume zero”.

«Sassuolo è tristemente nota per le sue chiusure (dalle discoteche al cinema), l’obiettivo deve essere quello di nuove aperture in città, e di far vivere il centro storico e le zone vicine, non di isolare i giovani mandandoli chissà dove».