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Carpi, imprenditori del commercio colpiti dal sisma: “Vogliamo rimanere in centro storico”


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“Vogliamo restare in centro”. L’hanno detto e ripetuto chiaramente gli imprenditori carpigiani che Confesercenti ha incontrato per fare il punto ad oltre un mese di distanza dal sisma. “Nessuno di loro vuole abbandonare il cuore storico di Carpi – sostiene l’Associazione – Per questo è indispensabile privilegiare ogni tipo di soluzioni che vada in questa direzione”.

Fermamente decisi a resistere, quindi; d’altro canto quelli che per motivi di sicurezza sono stati temporaneamente allontanati dal centro come gli operatori dei mercati, non vedono l’ora di potervi fare rientro. “Con l’auspicio che il mercato ritorni quanto prima in quella che è la sua sede per vocazione, e cioè piazza Martiri, auspicio per altro condiviso dai titolari di negozi e pubblici esercizi, data l’opportunità di ripartenza che potrebbe rappresentare anche per l’indotto economico del cuore storico di Carpi – premette Confesercenti – al momento costretto quasi per intero ad uno stop forzato. Non crediamo che container o soluzioni similari, dislocate anche solo temporaneamente lontano dal centro siano la scelta adeguata per far sopravvivere le imprese del commercio e dei servizi danneggiate dal sisma. E’ sicuramente difficile proseguire l’attività in tali condizioni per lungo tempo, per non parlare che il rischio di far perdere identità all’offerta commerciale e quindi di essere espulsi definitivamente dal mercato è tutt’altro che latente”.

“In primo luogo quindi sarà opportuno mettere in sicurezza in tempi rapidi e quindi riaprire quelle zone ancora oggi inagibili e di scarsa accessibilità così da consentire alle attività di ripartire. Ove ciò non fosse possibile – aggiunge Confesercenti – gli imprenditori chiedono di potersi trasferire anche temporaneamente rimanendo però in centro storico, nei pressi della loro collocazione abituale. Le modifiche al regolamento edilizio ci pare vadano nella giusta direzione. E’ fondamentale che sia consentito a chi decide di trasferirsi provvisoriamente, causa l’inagibilità dell’edifico in cui si trova la sua impresa, di farlo anche in quei locali purché agibili con destinazione d’uso non commerciale”.

Un’importante semplificazione questa, ma che da sola non è sufficiente come tiene ad evidenziare l’Associazione imprenditoriale. “C’è soprattutto il bisogno – sottolinea Confesercenti di incentivi ed indennizzi per far ripartire le imprese. Tra pochi giorni uscirà il Bando della Regione in cui ci saranno a disposizione delle imprese del commercio delle zone colpite dal terremoto 10 milioni di € per la delocalizzazione anche temporanea di quelle inagibili, in aree o contenitori individuati dai comuni. E’ pertanto indispensabile che l’Amministrazione comunale di Carpi individui celermente di queste tali aree senza mancare di tenere nella giusta considerazione l’esigenza della salvaguardia del tessuto commerciale del centro storico e delle frazioni della città maggiormente colpite. Dopo di ché sarà opportuna la messa in sicurezza degli edifici lesionati nel minor tempo possibile, in modo da permettere il rientro degli esercenti nei loro negozi originari. Ma affinché ciò accada è indispensabile che la Regione attivi in altrettanti tempi rapidi gli indennizzi previsti dal fondo per la ricostruzione”.