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UniCredit e la Questura di Reggio Emilia uniti contro le truffe agli anziani

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Nel 2011 sono state 683 le denunce per truffa, in gran parte ai danni di anziani, a Reggio Emilia e provincia, di cui 334 quelle consumate nel solo capoluogo. Un trend che si conferma anche per i primi sei mesi del 2012 (*). Il fenomeno delle truffe è sempre più diffuso e colpisce in particolar modo le fasce più deboli della popolazione. Per aiutare i cittadini a non cadere nella rete dei malfattori, UniCredit, grazie alla collaborazione della Questura, ha portato anche a Reggio Emilia il progetto “Occhio alle truffe” finalizzato a sviluppare nella popolazione una sempre maggiore sensibilità sul tema della criminalità organizzata e in particolare sul fenomeno delle truffe agli anziani.

L’incontro che si è svolto oggi presso l’Aula Magna Manodori, in via Allegri 9, a Reggio Emilia, ha visto la partecipazione di Domenico Savi, Questore di Reggio Emilia e di Domenico De Iesu, Dirigente della locale Squadra Mobile oltre a quella di Massimo Morselli, direttore Area Commerciale Reggio Emilia UniCredit; Andrea Farsetti, Responsabile Area Centro Nord UniCredit e Bruno Ferrarini, Responsabile Sicurezza Rete Commerciale Italia UniCredit che insieme hanno illustrato ad una platea composta da cittadini reggiani – clienti e non di UniCredit – le modalità di realizzazione di alcune delle tecniche di raggiro più diffuse e alcuni accorgimenti utili per prevenire l’odioso fenomeno delle truffe.

“L’iniziativa – spiega il Questore di Reggio Emilia, Domenico Savi – si inserisce nell’ambito dei rapporti con i cittadini che la Polizia di Stato cura con delicata attenzione in quella logica di sicurezza partecipata che il Capo della Polizia Prefetto, Antonio Manganelli, ha indicato quale punto imprescindibile dell’azione delle Istituzioni. Offrire ai cittadini la possibilità di conoscere ed approfondire le tecniche di attuazione di truffe e furti realizza il duplice scopo di far crescere la conoscenza sui fenomeni e consolidare il rapporto di vicinanza con le strutture preposte alla sicurezza”.

“Con questa iniziativa – ha aggiunto Massimo Morselli, Direttore Area Commerciale Reggio Emilia di UniCredit – vogliamo coinvolgere i cittadini nel nostro progetto di prevenzione contro le truffe, nell’ottica di svolgere sempre più e sempre meglio un servizio a tutto tondo per i nostri clienti, in linea con il nostro obiettivo primario: essere vicini alla gente. Già da diversi anni il Gruppo ha deciso di investire molto nella formazione specifica dei propri dipendenti per aiutarli ad aumentare la loro sensibilità anche nel riconoscere possibili raggiri ai danni dei clienti. Conoscere di persona il correntista, quali operazioni bancarie esegue di norma e con quale frequenza può rivelarsi fondamentale per sventare un tentativo di truffa”.

“’Occhio alle truffe’ prosegue e intensifica un rapporto di collaborazione già avviato dal 2005 tra UniCredit e le Forze dell’Ordine in tutta Italia – ha affermato Bruno Ferrarini, Responsabile Sicurezza Rete Commerciale Italia UniCredit -, attraverso la formazione e l’informazione dei dipendenti della banca. Un’iniziativa che anche in Emilia Romagna ha permesso di individuare e sventare numerose truffe ai danni dei clienti dell’istituto in questi ultimi anni”.

Sono certo diverse le tecniche adottate dai malviventi per avvicinare gli anziani e spingerli e prelievi anomali in banca. Possono presentarsi con fare molto suadente, come nel caso di una anziana signora che è stata fermata per strada da uno sconosciuto: “ho parlato poco fa con suo figlio che mi deve ancora pagare un computer, mi ha detto di rivolgermi a lei. Se non ricevo i soldi oggi sarò costretto a far emettere un decreto ingiuntivo con addebito a suo nipote anche delle spese legali e degli interessi. se vuole aiutare suo figlio mi dia lei i soldi, posso accompagnarla io stesso in banca…” in questo caso viene poi passato un cellulare in cui un sedicente figlio conferma la richiesta del truffatore, mentre la linea é disturbata “a causa del poco campo”. Non sono rari neppure i casi in cui i malviventi si fingono direttamente parenti della vittima, come è accaduto a una cliente ottantenne che ha ricevuto la seguente telefonata sempre dal “finto” nipote: ““Zia, sono disperato. Ho bisogno subito di 10.000 euro, mi sono messo nei guai e solo tu mi puoi aiutare. Ma non dire nulla a nessuno, vai in Banca e dici che i soldi sono per te”. Non bisogna aver paura di segnalare alle Forze dell’Ordine i sospetti o i tentativi di truffa di cui si è stati vittima o sono stati vittime dei conoscenti. È importante che nessuno si chiuda in sé stesso ma esprima ad altri i propri dubbi. La Polizia è disposizione per fornire aiuto al cittadino che ne ha bisogno, così come tutti gli operatori che lavorano a contatto con il pubblico. I direttori di banca e i cassieri costituiscono un valido supporto anche per le Forze dell’Ordine e la collaborazione instaurata con UniCredit in questi anni lo testimonia.

Gli incontri per la prevenzione delle truffe agli anziani si sono già svolti con successo in molte città italiane in questi ultimi anni. UniCredit, infatti, è impegnata da tempo nella lotta contro le truffe alla clientela con investimenti che vanno dalla formazione di dipendenti e clienti al continuo miglioramento delle sue strutture che si concretizza nell’attenta manutenzione di tutti gli impianti presenti nelle agenzie e negli ingenti investimenti in tecnologia e soluzioni innovative.