E’ stato sottoscritto ieri in Provincia un verbale di accordo per la cassa integrazione guadagni straordinaria per cessazione attività della ditta Leatherauto Srl – nuova ragione sociale della ex Medici Srl di Vezzano sul Crostolo – che riguarda 40 lavoratori e copre il periodo rimanente di cassa integrazione fino al 31 gennaio 2013. L’accordo è stato sottoscritto, oltre che dalla Provincia in base alla normativa, dal liquidatore dell’azienda, dalla Confapi-pmi di Reggio Emilia e – da parte sindacale – dalla sola Uil: Rsu aziendale e Filctem-Cgil, infatti, hanno dichiarato di non condividere le recenti scelte aziendali, lamentando inoltre mancate risposte da parte della Leatherauto in merito alle mensilità arretrate di lavoro non pagate.
E’ stato sottoscritto invece da tutte le parti, Rsu e Cgil comprese, il verbale di accordo relativo all’anticipazione sociale della cassa integrazione da parte delle banche, così come previsto dal Protocollo promosso da Palazzo Allende.
“Provincia di Reggio Emilia e Comune di Vezzano – affermano il vicepresidente Pierluigi Saccardi e il sindaco Mauro Bigi – si trovano purtroppo a dover registrare, con rammarico, un’altra cassa integrazione per cessazione di attività da parte di una importante azienda del nostro territorio che, in particolare per Vezzano, rappresentava un fondamentale tassello dell’economia locale. Non siamo in grado di valutare le scelte aziendali effettuate dalla proprietà, anche se restiamo spiazzati dalla velocità con cui una azienda che, fino a poco tempo, fa occupava decine di lavoratori nel Reggiano e in altre realtà produttive fuori dall’Italia, ha deciso di chiudere i battenti, con conseguenze sociali davvero pesanti per il nostro territorio. Avremmo sicuramente preferito, come abbiamo già avuto modo di dire, che i titolari dell’azienda coinvolgessero le istituzioni locali ben prima dell’attuale situazione, per valutare possibili soluzioni alternative alla chiusura, attraverso percorsi di ristrutturazione e rilancio aziendale sul nostro territorio da parte di una imprenditoria locale che non si arrende di fronte alle difficoltà, ma che vuole andare avanti e “rilanciare”, mentre le scelte aziendali operate dalla Medici Srl vanno proprio nella direzione opposta.
“Il nostro appello, in tal senso, è rivolto anche a Confapi, a cui la ex Medici era associata, affinché sostenga e promuova una linea di salvaguardia e rilancio del nostro prezioso patrimonio imprenditoriale – concludono Saccardi e Bigi – In questo momento il nostro principale pensiero non può che andare ai lavoratori e alle loro famiglie, colpite così pesantemente dalla crisi e da scelte aziendali così improvvise, confermando il nostro impegno, attraverso tutti gli strumenti di politica attiva, ad accompagnare i lavoratori in cassa integrazione, a partire dal lavoro dei nostri Centri per l’impiego provinciali e dall’attività di riqualificazione professionale che possiamo mettere in campo come istituzioni”.