Home Bologna Sindacato degli Universitari: ER.GO ignora il problema degli affitti in nero?

Sindacato degli Universitari: ER.GO ignora il problema degli affitti in nero?

# ora in onda #
...............




Alcuni studenti ci hanno raccontato anche con una certa innocenza l’ultima stranezza di casa ER.GO. Pare che l’Azienda Regionale per il Diritto allo Studio in materia di gestione delle borse accetti da parte dello studente la presentazione di una strana scrittura privata che contrariamente alla regola non vede lo studente fra gli intestatari del contratto di locazione.

Citando dal sito:

[…] “nel caso in cui lo studente sia domiciliato in un immobile del quale non sia intestatario di un contratto di locazione dovrà presentare, oltre a una copia del contratto, una dichiarazione scritta dell’intestatario del contratto o del proprietario, corredata dalla fotocopia di un documento d’identità di quest’ultimo, attestante la durata della permanenza nell’anno accademico 2009/2010, specificando le date di inizio e fine del domicilio e la quota locativa mensilmente pagata. Il contratto deve essere regolarmente registrato e, quindi, occorre allegare anche la ricevuta dell’avvenuto versamento dell’imposta di registro per l’anno in corso (MODELLO F 23).”

La faccenda ci ha lasciati abbastanza interdetti: se questo studente deve effettivamente dimostrare che è un inquilino della casa presentando una documentazione massiccia e noiosa, perché allora non lo si inserisce univocamente fra gli intestatari del contratto?

Ci sfugge il criterio legale che guida questa alternativa e ci stupisce che sia la stessa ER.GO ad accettare questa scrittura assolutamente volatile, evasiva e superficiale.

Come è possibile combattere radicalmente il problema dell’affitto in nero agli universitari se la stessa azienda che promuove il diritto allo studio in Emilia Romagna è approssimativa circa la richiesta di un contratto regolare, prononendo una “scappatoia”?

Come Sindacato degli Universitari crediamo che la politica delle locazioni debba acquisire una volta per tutte una forma organica e trasparente e che tutti gli enti che contribuiscono a garantire l’istruzione nella nostra città e nella nostra regione non possano prescindere dall’esplicare la cultura della legalità nelle loro procedure.

(Francesca Spinosi, Responsabile Laboratorio Cittadinanza, Diritto allo Studio e Welfare Studentesco – Sindacato degli Universitari – Bologna)