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Modena, scuola: il Consiglio comunale chiede più trasparenza sui contributi volontari

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Il Consiglio comunale ha chiesto al Comune la sottoscrizione di un protocollo d’intesa per definire le modalità di programmazione previsionale delle contribuzioni volontarie effettuate dai genitori a favore degli istituti scolastici di ogni ordine e grado di Modena e le modalità di rendicontazione annuale delle stesse. Ha infatti approvato con il voto favorevole di Pd, Sinistra per Modena e Modena5stelle-beppegrillo.it, l’astensione di Pdl, Modena futura e Mpa e il non voto di Giulia Morini del Pd la mozione della maggioranza presentato in Aula dal consigliere di Sinistra per Modena Federico Ricci.

“Lo spirito della mozione è riuscire a definire efficacemente tutti i passaggi che ci possono permettere di conoscere come vengono utilizzati i contributi, visto che l’Amministrazione non detiene gran parte delle informazioni in merito alle contribuzioni volontarie, e garantire la qualità educativa”, ha affermato Ricci evidenziando che tali contribuzioni “hanno ormai raggiunto entità consistenti, tanto da essere considerate come una nuova ulteriore tassa”.

Nel dibattito, per il Pd è intervenuta la consigliera Cinzia Cornia, che ha evidenziato come le contribuzioni volontarie negli ultimi anni siano “aumentate vorticosamente almeno in alcune scuole. Questo provvedimento potrebbe consentire di vedere a quanto ammontano le risorse delle varie scuole così da rendersi conto della situazione generale anche per definire un tetto massimo”. Secondo Enrico Artioli “ben venga una maggiore trasparenza su questo tipo di attività. Le scuole non vengono costrette, si tratta di una proposta nel rispetto dell’autonomia di ciascuna scuola. Invito inoltre dirigenti e Consigli di circolo e d’istituto a creare delle reti per mettere in sinergia le poche risorse che ci sono, evitando doppioni con dispendio di risorse, e a ricorrere più frequentemente ai mezzi tecnologici”. William Garagnani ha aggiunto che “il problema fondamentale è razionalizzare i costi della macchina scolastica e mettendosi in rete le scuole eviterebbero di aumentare tutti gli anni le contribuzioni volontarie. E’ importante fare un patto tra Csa, Comune e autonomie scolastiche, che non leda l’autonomia delle singole scuole ma che funga da orientamento, per evitare che una chieda 10 e l’altra 15”.

Per Sandra Poppi di Modena5stelle-beppegrillo.it definire “volontario” il contributo scolastico “in realtà è abbastanza improprio. Credevo fosse chiaro come venisse utilizzato; se non lo è, sono assolutamente d’accordo nel dire che è bene capire come viene utilizzato, perché nel complesso si tratta di somme consistenti . E’ vero che le scuole hanno davvero poca disponibilità – ha aggiunto – ma è giusto rendere l’utilizzo di questo contributo assolutamente trasparente”.