La segreteria regionale Cgil Emilia Romagna, congiuntamente alle segreterie regionali delle categorie Filctem e Fp, a fronte della definizione dei primi atti per realizzare la fusione per incorporazione di Hera con Acegas Aps, richiedono che al più presto si dia attuazione ai protocolli sindacali esistenti, che impegnano le parti a svolgere i necessari confronti preventivi in riferimento a rilevanti modifiche societarie ed organizzative.
Con l’intendimento di tutelare gli oltre 6.000 lavoratori dipendenti di Hera, i 4.000 lavoratori degli appalti e contenere le tariffe dei servizi pubblici erogati, il sindacato chiede in particolare che in tali confronti vengano individuate e discusse le priorità strategiche affinché il nuovo piano industriale integrato divenga strumento utile per contribuire ad attraversare la crisi economica.
Da tempo, anche nel territorio della nostra regione, si registra nei bilanci di Hera come di altre aziende di servizi pubblici locali, una riduzione strutturale del fatturato tipico delle multiutility in conseguenza della crisi, che si è tradotta nel calo della vendita di acqua per usi civili e produttivi; nella minor raccolta e produzione di rifiuti solidi urbani; nel minor smaltimento in termovalorizzatori di rifiuti speciali derivanti dalle attività produttive ed industriali.
Anche per queste ragioni, secondo il sindacato, serve rafforzare la programmazione della Regione sui cicli (acqua, rifiuti, energia) e valorizzare la funzione di regolazione della nuova e unica Agenzia d’Ambito per qualificare e potenziare i servizi a rete nell’intero unico ambito regionale.
Pertanto Cgil, Filctem e Fp regionali chiedono ai Comuni soci proprietari di Hera che la fusione con Acegas Aps consenta di realizzare nel territorio regionale dell’Emilia Romagna, anche con alleanze industriali tra HERA ed IREN, progetti attuativi per:
– l’innovazione nel ciclo dei rifiuti in modo da contenerne la produzione, favorirne la separazione e il riuso, limitare il ricorso alle discariche e prevedere un utilizzo dei termovalorizzatori in piena coerenza con gli obiettivi derivanti dal rispetto delle Direttive Europee in materia;
– l’uso sostenibile dell’acqua e delle sue fonti, per evitare sprechi e favorire modalità di uso promiscuo, tenuto conto anche dei mutamenti climatici in corso;
– la realizzazione di progetti integrati per le fonti rinnovabili e il risparmio energetico.
E’ prioritario per un’azienda che gestisce servizi pubblici locali conseguire, con questo progetto di integrazione, obiettivi di industrializzazione e valorizzazione del lavoro, evitando logiche solo finanziarie.