Home Regione Mattioli (Cgil E-R): “Marchionne scopre l’Europa e chiede il piano sull’auto: un...

Mattioli (Cgil E-R): “Marchionne scopre l’Europa e chiede il piano sull’auto: un manager così deve fare le valigie”

# ora in onda #
...............




Marchionne ha massacrato la Fiat in Italia, o meglio il lavoro dipendente, sull’altare del libero mercato e della competizione: oggi scopre l’Europa ed il bisogno di un piano industriale dell’auto. Di gente così ne possiamo fare a meno, sono soggetti che dall’alto dei loro lauti onorari e dalla presunzione di essere degli infallibili economisti sono in grado di produrre solo danni per il paese.

Il problema della sovraproduzione dell’auto, di una nuova politica sulla mobilità, può essere affrontato solo con un intesa di carattere sovranazionale in grado di determinare parametri condivisi di quantità e qualità del prodotto, accompagnati da investimenti innovativi in grado di rispondere ad una mobilità ecocompatibile ed economicamente sostenibile.

La ricerca della competizione basata sul taglio dei costi, intesi come costi i diritti e le retribuzioni dei lavoratori, sostenuta con aiuti di stato (altro non è il ricorso agli ammortizzatori da parte della Fiat) è destinata a fallire.

In questo scenario il modello Volkswagen è il più avanzato e non è condizionato dalla crisi economica che sta vivendo l’intera Europa.

Marchionne e la Fiat la devono smettere con la “caccia alle streghe” nei confronti della Fiom e della Cgil e devono iniziare a rispondere ai quesiti che il paese e la Cgil sta ponendo loro da anni.

Quale piano industriale ha la Fiat per il futuro dell’intero gruppo?

Quale è il ruolo degli stabilimenti italiani nel futuro Fiat?

Quando si rendono disponibili ad aprire un confronto nel paese ed a livello internazionale in grado di produrre soluzioni condivise e utili a rilanciare l’industria dell’auto?

Quando la smettono di “spaccare le ossa” ai lavoratori?

L’uomo dal maglioncino blu incanta solo le “tre scimmiette” (quelle del non vedo, non sento, non parlo) e, anche dal suo punto di vista, ha fallito.

(Antonio Mattioli, Responsabile Politiche Industriali Cgil Emilia Romagna)