L’assessore di Maranello all’istruzione Giorgio Gibellini risponde a Cristian Guadagno (FLI) in merito alle modalità di assistenza alle famiglie, con particolare riferimento ai giorni immediatamente successivi al terremoto. “Non è corretto parlare di indifferenza delle Amministrazioni che non hanno pensato di fare iniziare prima i centri estivi avendo anticipato la chiusura delle scuole causa terremoto”, afferma Gibellini. “In quelle giornate si stava ancora procedendo a una seconda tornata di sopralluoghi nelle strutture scolastiche per verificarne l’agibilità e inoltre la complessità di un anticipo di tutta l’organizzazione del centro estivo ci avrebbe comunque portato ad avviarlo a ridosso della data dell’11 giugno. Voglio solo ricordare, inoltre, che a Maranello, a differenza di altri comuni, è stata anticipata la chiusura delle scuole elementari, mentre è stata garantita con continuità l’apertura dei nidi, delle materne e del centro giochi e centro famiglie. Inoltre Maranello è una delle pochissime realtà in provincia dove quest’anno i centri estivi sono in crescita sia come utenti che come offerta: credo che anche questo aspetto vada riconosciuto e tenuto in conto se si vuole fare una analisi seria della situazione. Il centro baby sitter è un’altra idea sicuramente interessante ma anche qui dalla teoria alla pratica il passo è molto lungo. Intanto un Comune un servizio del genere non può farlo con dei volontari ma deve strutturarlo secondo la normativa vigente, che, trattandosi di bambini, è molto stringente; dovrebbe dare continuità lavorativa al personale rispettandone ovviamente tutte le forme contrattuali. E, impostandolo con una copertura totale da retta, il costo per le famiglie sarebbe molto alto. Come si vede dunque, il tema dell’accoglienza è molto complesso e certamente non può essere affrontato con soluzioni semplicistiche. Per quanto riguarda gli aiuti ai ragazzi per i compiti, ricordo infine che funziona da diversi anni a Maranello e Pozza il GET, il gruppo educativo territoriale gestito in collaborazione con le parrocchie”.
