Home Formigine Formigine: Giacobazzi (Pdl), “Troppi dubbi sulla nuova scuola del capoluogo”

Formigine: Giacobazzi (Pdl), “Troppi dubbi sulla nuova scuola del capoluogo”


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Doveroso e necessario intervenire su un argomento che sta interrogando l’opinione pubblica.

I dubbi sollevati in diverse occasioni sembra siano veri e la nostra Amministrazione corre ai ripari ma, nella risposta, rincara e rafforza la dose delle critiche e dei dubbi:

“Non tutto quello che sostiene la Lista civica per Cambiare sarebbe meritevole di una valutazione tecnica” e ancora “ Stiamo facendo tutti gli approfondimenti per sgomberare il campo da ogni equivoco” !

Queste parole sono la conferma che la nostra Amministrazione, di centrosinistra, ha costruito senza rispettare con certezza il regolamento edilizio urbano, una evidente prova di mala gestione.

A maggior ragione dopo che i dubbi erano stati portati in Consiglio Comunale dove, rispondendoci, era stato evidenziato e rimarcata la regolarità dell’opera nel pieno rispetto delle procedure.

Inaccettabile poi che si strumentalizzi la necessità della nuova struttura, per i fenomeni di subsidenza che hanno interessato la vecchia struttura Carducci, scusanti di cui ci si dovrebbe vergognare perché non abbiamo mai messo in dubbio la situazione del sottosuolo e dell’opera.

Non stiamo criticando la scuola come opera, siamo sempre stati pienamente convinti della necessità della nuova struttura tanto che, nei nostri programmi elettorali, l’impegno era di realizzarla subito.

Mentre al cittadino si chiede il massimo del rispetto dei regolamenti edilizi, la nostra Amministrazione, quasi a confermare che si muove nella piena interpretazione della sua autorevole carica istituzionale, può dare una diversa interpretazione del regolamento quando lo ritiene necessario e giustificato, diventando, il primo evasore dei regolamenti emanati.

Questa maggioranza ormai allo sbando, sta mettendo solo in evidenza la sua reale dimestichezza amministrativa, confermata anche dalle lacerazioni interne che hanno portato ad abbandonare la “sudditanza ad un Padre Padrone” , alcuni consiglieri che, con responsabilità, vogliono interpretare la loro carica istituzionale come stiamo cercando di fare anche noi all’opposizione.