Home Cronaca La polizia passa al setaccio le strade reggiane della prostituzione

La polizia passa al setaccio le strade reggiane della prostituzione

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La Questura di Reggio durante la decorsa notte, dopo il blitz della settimana scorsa che aveva permesso il rimpatrio di 9 transessuali, ha nuovamente messo in atto una imponente operazione di contrasto al fenomeno della prostituzione su strada attraverso una “macchina” operativa che ha svolto un vero e proprio rastrellamento a tappeto della via Emilia in direzione Parma e della tangenziale.

L’attività ha preso spunto, tra l’altro, anche dalle numerose segnalazioni ed esposti dei residenti, che lamentano da tempo la presenza di alcune decine di prostitute e viados lungo le strade sopra citate, con l’inevitabile corollario di atteggiamenti non decorosi e sporcizia nei parcheggi pubblici o condominiali. Indicazioni e doglianze sono giunte dai cittadini al Questore di Reggio Emilia anche nel corso delle numerose riunioni tenute con i residenti, l’ Assessore alla Sicurezza del Comune e rappresentanti di circoscrizione.

Con la stagione estiva pertanto la Questura, anche in esito a quanto convenuto in sede di riunione di coordinamento tenuta in Prefettura, ha intensitìcato l’attività di contrasto e ha vagliato anche tutte le possibilità normative offerte – non molte in verità­ – per stroncare in via definitiva i fenomeno.

Allo stato le prostitute identifìcate, sussistendone le condizioni, sono state sottoposte alla misura di prevenzione del foglio di via obbligatorio in quanto non residenti nel Comune di Reggio Emilia ovvero, laddove di origine comunitaria, intimate ai sensi dell’art. 21 del D. Lvo 30 del 2007 ad abbandonare il territorio nazionale in quanto sprovviste dei requisiti per il soggiorno, in particolare non aver saputo dimostrare il sostentamento da fonti lecite. Per quelle extracomunitarie, invece, si è provveduto con l’espulsione e l’accompagnamento ai Centri d’accoglienza.

Nel dettaglio i servizi hanno visti impegnati uomini dell’Ufficio Immigrazione, della Squadra Volante e del Reparto Prevenzione Crimine, coordinati dal Dr. Dante Panatta, dirigente dell’Ufficio Immigrazione: una ventina di agenti in tutto. Le unità operative, in abiti civile e in uniforme, si sono divise il territorio e sono quindi passate all’azione nel momento di maggiore “attività” nella zona, ovvero verso la mezzanotte.

Sono state identificate 27 prostitute, quasi tutte già note all’Ufficio, e per la maggior parte di nazionalità rumena e molto giovani, di poco maggiorenni; mentre 3 sono risultate quelle di origine sudamericana e 4 le albanesi. Una donna di nazionalità albanese è stata tratta in arresto per il reato di rientro clandestino in Italia susseguente ad un precedente rimpatrio. A carico della stessa anche un arresto in passato per aver sfruttato la prostituzione di connazionali.

Una volta condotte in Questura la posizione delle fermate è stata accuratamente vagliata e all’esito sono stati adottati provvedimenti calibrati così riassumibili: 19 provvedimenti emessi nei confronti delle cittadine rumene ai sensi dell’art. 21 del d.l. 30/2007 , in base al quale le stesse devono abbandonare il territorio nazionale entro 30 giorni con pena fìno a 6 mesi di reclusione in caso di inottemperanza; 7 provvedimenti di foglio di via obbligatorio per 3 cittadine albanesi, altrettante sudamericane e una brasiliana. Inoltre, dopo un vero e proprio inseguimento nei campi, è stato bloccato un cittadino brasiliano transessuale, sfuggito ai controlli della settimana scorsa. Lo stesso è stato espulso.

La maggior parte delle meretrici è stata rintracciata lungo la tangenziale di Piazza Martiri di Tien An Men, un cospicuo numero poco prima di Villa Cella, lungo la Via Emilia. Durante le operazioni sono stati anche identificati 3 clienti, uno straniero e 2 residenti a Reggio Emilia. Per loro sfortuna, all’atto del controllo scaturito dalla pericolosità delle loro manovre in auto per “abbordare” le ragazze, era da pochi minuti in vigore la nuova ordinanza sindacale e pertanto nei loro confronti è scattata la contestazione della relativa contravvenzione.

L’aver identificato e sottoposto a procedimento amministrativo un numero così significativo di prostitute, rappresenta un risultato positivo ed un passaggio importante nell’attività di contrasto che la Questura continuerà a portare avanti in maniera massiva per tutta l’estate, e costituirà la base su cui sviluppare più incisive strategie d’azione.