Una convenzione per l’affidamento di lavori di pubblica utilità agli automobilisti giudicati colpevoli dei reati di guida in stato di ebbrezza o di alterazione psicofisica per uso di sostanze stupefacenti.
E’ quella che è stata firmata venerdì 10 agosto dal responsabile dei Servizi alla persona del Comune di Castelnovo Sotto, Gianfranco Fontanesi, e dal presidente del tribunale di Reggio, il dottor Francesco M.A. Caruso, in seguito alla delibera della giunta comunale numero 101 del 12 luglio, che ha approvato il progetto. Il documento – adottato già da diversi Comuni emiliani e introdotto dall’articolo 54 del decreto del 28 agosto 2000 – consentirà ai condannati di sostituire la pena detentiva-pecuniaria con lavori di pubblica utilità presso il Comune di Castelnovo Sotto. Il consiglio comunale, in precedenza, aveva votato un ordine del giorno che impegnava la giunta a perseguire questo obiettivo.
Le attività che possono essere svolte – a condizione che vi sia l’effettiva necessità – sotto la direzione dei responsabili dei quattro Servizi del Comune, sono prestazioni di lavoro finalizzate alla custodia del Museo della Maschera e alla collaborazione per l’allestimento di mostre di varia natura nei locali dell’amministrazione comunale e altre prestazioni di lavoro di pubblica utilità nell’ambito degli uffici e servizi in capo al Comune, a condizione che vi sia pertinenza con le caratteristiche culturali, professionali ed esperienziali del condannato. L’attività, ovviamente, non è retribuita.
“La convenzione rappresenta un atto molto significativo – commenta il sindaco Simone Montermini – sia perché incentiva e sostiene il percorso rieducativo di persone che hanno sbagliato, sia perché permette al nostro ente, in un momento di crisi e ristrettezze economiche come quello attuale, di disporre di risorse da impiegare in attività che vadano a vantaggio di tutta la società. Di tutto questo siamo molto soddisfatti perché riteniamo che questa modalità di scontare la pena resti un modo per rendere più consapevoli i cittadini degli errori compiuti, nonché un’occasione per cambiare in meglio e mettere il proprio lavoro a servizio della collettività”.