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La riqualificazione energetica si paga da sola a Reggio Emilia

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I costi per il mantenimento della casa incidono pesantemente sul bilancio delle famiglie e le previsioni sono sempre più negative per i cittadini: ai recenti aumenti delle bollette energetiche se ne aggiungeranno altri già annunciati per il prossimo autunno.

Per cercare di fare fronte a questa situazione Acer Reggio Emilia, già dal 2007, ha creato una propria struttura interna, l’ufficio Energia-Impianti, per avviare una serie di ricerche e sperimentazioni sugli edifici di edilizia residenziale pubblica che si sono concretizzate in veri e propri progetti di riqualificazione energetica nel Comune di Reggio e in alcuni comuni della provincia.

I risultati degli interventi eseguiti, in termini di risparmio energetico ed economico per le famiglie, dati alla mano, hanno portato riscontri importanti, soprattutto grazie all’applicazione dei contratti di performance energetica (Energy performance contract).

Questa tipologia di contratti tra l’ente proprietario dell’alloggio e una ESCo (Energy service company), applicati su ampia scala nell’edilizia residenziale, costituiscono una modalità efficace tramite la quale effettuare interventi di riqualificazione degli edifici per aumentare l’efficienza energetica e allo stesso tempo diminuire i consumi e le emissioni inquinanti.

Una modalità semplice che permette al proprietario dell’alloggio di fare un investimento migliorativo interamente finanziato dalla ESCo che viene ripagata con i risparmi energetici ed economici ottenuti grazie all’intervento di riqualificazione.

E’ il caso concreto dell’intervento realizzato recentemente in un condominio erp di proprietà del Comune di Reggio, costruito nel 1981 in via Maramotti, costituito da 13 appartamenti per una superficie utile complessiva di circa 1140 metri quadrati. Il progetto prevedeva la sostituzione del generatore termico, il monitoraggio e il controllo dei consumi al fine di assicurare un risparmio energetico annuale certificato del 35% e un risparmio economico per gli inquilini che va dal 7 al 10%.

La ESCo, garante del risparmio energetico atteso, ha sostenuto l’investimento iniziale per l’attuazione dei lavori tramite la stipula di un contratto di EPC della durata di 12 anni, prolungabile fino ad un massimo di 15 anni, e si è assunta il rischio finanziario e tecnico per la corretta realizzazione degli interventi. Pertanto, nel caso in cui non venga raggiunta la quota minima di risparmio le quote mancanti sono a suo carico, ma se il risparmio annuo supera il 35% i risparmi economici derivanti dalla percentuale eccedente vengono ripartiti a metà tra gli inquilini e la ESCo.

Alla ESCo spettano alcuni compiti specifici, come la certificazione dei risparmi conseguiti e il controllo sistematico dei consumi individuali e delle parti comuni, mentre Acer Reggio Emilia effettua il controllo di tutte le attività della ESCo durante le fasi di progettazione, realizzazione degli interventi e monitoraggio dei consumi.

Ad oggi è stato rilevato che gli interventi si stanno ripagando abbondantemente con il risparmio energetico ottenuto e al termine del contratto EPC gli inquilini potranno beneficiare pienamente di un risparmio sulle bollette di gas, luce e acqua calda sanitaria che dai primi dati raccolti è addirittura superiore al 35% previsto inizialmente.

“Continua l’impegno del Comune di Reggio, in collaborazione con Acer, nella riqualificazione urbanistica di interi quartieri – spiega Ugo Ferrari, assessore comunale a Urbanistica, Edilizia e Casa – a cui si aggiunge anche la più innovativa riqualificazione energetica, quanto mai necessaria per i benefici in termini economici e ambientali che questi interventi producono. I risultati ottenuti nel condominio di via Maramotti dimostrano che questa è la strada giusta da percorrere per il recupero del patrimonio pubblico e auspichiamo che questo esempio positivo possa essere replicato anche nel patrimonio immobiliare privato”.

I risultati della ricerca del Progetto Fresh, il progetto finanziato dall’Unione europea, e i dati rilevati nei diversi interventi di riqualificazione energetica del patrimonio di edilizia residenziale sociale sul nostro territorio saranno presentati pubblicamente in un convegno a Reggio in ottobre.