Dalla base operativa ricavata nella distesa esterna di un ristorante della città dove erano clienti e ad insaputa del ristoratore, gestivano in maniera certosina l’illecita attività correlata allo spaccio di stupefacenti che vedeva i pusher depositare all’angolo della distesa la dose di cocaina venduta previe intese telefoniche e dove poi veniva recuperata dal cliente sotto gli occhi degli stessi pusher seduti come clienti al ristorante.
A interrompere questa singolare attività di spaccio ci hanno pensato i carabinieri della Stazione di Corso Cairoli che, con l’accusa di concorso in detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti, hanno arrestato i cittadini albanese G.D. 29enne e D.M. 31enne, entrambi domiciliati a Reggio Emilia ristretti a disposizione della D.ssa Valentina Salvi, sostituto presso la Procura reggiana titolare dell’inchiesta. A loro i Carabinieri hanno sequestrato oltre 5 grammi di cocaina e circa 500 euro in contanti provento dell’illecita attività.
I due, recatisi in un ristorante della città, si accomodavano nella distesa estiva come clienti e dopo essersi intrattenuti al cellulare posavano un involucro nell’angolo della distesa in modo da renderlo facilmente prelevabile per chi passasse all’esterno. I militari sono intervenuti bloccando i due che identificati nei cittadini albanesi, sono stati condotti in caserma in quanto l’involucro recuperato dai carabinieri risultava contenere 5,7 grammi di cocaina.
Durante la stesura degli atti, i militari sostituendosi ai pusher hanno risposto al cellulare che continuava a squillare incessantemente. Dall’altra pare del cavo il cliente indispettito per non aver trovato nulla nell’angolo della distesa e per non vedere i suoi fornitori nei pressi. Raggiunto dai carabinieri è stato condotto in caserma dove ha confermato di essere cliente dei due pusher che alla luce dei fatti accertati e riscontrati dai carabinieri sono stati arrestati.