Sarà per il caldo di questi giorni ma dagli uffici della rocca novellarese nei giorni scorsi sono uscite delle affermazioni non supportate dalle cifre reali, mi riferisco a quanto sostenuto dal sindaco Daoli in merito al dibattito in corso con altri sindaci PD per convincere gli immigrati a tornarsene a casa per non gravare sulle casse comunali.
Ebbene il sindaco Daoli, al contrario di altri, sostiene che la fiscalità pagata dagli immigrati serve per sostenere quei servizi di cui usufruiscono i nostri anziani; d’altronde è già successo che il Daoli pensiero fosse contrario a quello dei suoi colleghi come per esempio sulla nascita del nuovo centro commerciale novellarese.
Le statistiche ufficiali dicono che gli stranieri dichiarano al fisco il 40 per cento in meno rispetto agli italiani. Un immigrato su due dichiara una cifra inferiore ai 10mila euro annui. Gli stranieri sono l’8,2% di tutti i contribuenti, ma dichiarano il 5,3% dei redditi nazionali.
Una sproporzione che lascia intravedere una massiccia evasione fiscale.
Lo scorso febbraio il governo ha cancellato perfino la modesta imposta dello 0,2% sui trasferimenti all’estero delle risorse degli immigrati, un tesoro di alcuni miliardi di euro (più di 6 nel 2010) che equivale a mezzo punto percentuale del Pil.
Per quanto riguarda Novellara i contributi elargiti nel 2011 alle persone bisognose sono stati 117.000€, dei quali però ben 30.000€ sono stati consegnati a cittadini extracomunitari; in pratica la stessa cifra data ai novellaresi over 65.
In sostanza i nostri anziani che hanno lavorato e pagato le tasse per una vita vengono equiparati a coloro che sono appena arrivati in Italia mentre i contributi agli stranieri sono aumentati, ad esempio nel 2008 sono stati circa 24.000€; anche in periodo di crisi per loro c’è sempre un occhio di riguardo.
(Mauro Melli, consigliere comunale Lega Nord a Novellara)