“Se il buongiorno si vede dal mattino c’è da rabbrividire. Il sistema dei contributi, al secondo rinvio, collassa su un modulo, il Mude. E i terremotati, dopo gli entusiasti proclami di contributi anticipati per i danni lievi, devono ancora aspettare. E’ ora di muoversi. L’inverno è alle porte e le popolazioni colpite dal sisma non hanno più tempo”.
Così il capogruppo leghista in Regione Mauro Manfredini sulla notizia dell’ulteriore rinvio delle procedure per l’ottenimento dei fondi per le ristrutturazioni con livello di danni B e C, cioè lievi.
“Al di là dei proclami della giunta – sottolinea Manfredini -, i fatti sono ben diversi e parlano di: contributi per privati che ancora devono arrivare, termini non rispettati, gli ingranaggi della burocrazia messi in crisi da un modulo, emiliani costretti a subire le angherie di alcuni prepotenti immigrati nelle tendopoli, sistemi di sicurezza che – a detta della stessa Cisl – sono vulnerabili di fronte a possibili infiltrazioni mafiose nel sistema degli appalti. E mentre la macchina amministrativa arranca e ancora stenta a partire, già tante aziende e tanti privati hanno completato – o stanno completando – la ricostruzione, pronti a ripartire. E’ la dimostrazione di una politica che viaggia a rilento rispetto ai ritmi della società civile e del sistema economico. Se già in partenza basta un modulo a bloccare il percorso per l’assegnazione dei contributi, evidentemente va aggiustata la macchina della ricostruzione, una utilitaria che tenta di rincorrere una Ferrari”.