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Premiazione Concorso internazionale di cortometraggi sul lavoro, ideato dalla Fondazione Marco Biagi di Unimore

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Sono storie di donne al lavoro, di persone dedite a mestieri antichi, di freelance tenaci nella ricerca di una indipendenza professionale, ma anche di giovani che si declinano nel mercato del lavoro inventandosi mestieri particolari: tutte quante queste storie hanno come denominatore comune la rappresentazione del lavoro nella contemporaneità.

E’ uno spaccato sulla evoluzione del mondo del lavoro, su come stia cambiando, certamente particolare, quello narrato e documentato nei video giunti alla Fondazione Marco Biagi dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, ideatrice del Concorso internazionale Short on Work – Corti sul lavoro, un’iniziativa nata con l’idea di stimolare le ricerche e la riflessione sul tema del lavoro attraverso forme “alternative” di analisi e di approcci quali la produzione documentaristica ed i cortometraggi.

Sono circa un centinaio gli “short” giunti alla segreteria del concorso, tutti brevi opere documentaristiche provenienti dall’Italia, dall’Europa e anche da altri continenti, fra le quali sono state selezionate dalla giuria 5 opere finaliste tra cui verrà scelto l’autore da premiare durante una cerimonia, che si terrà sabato 15 settembre alle ore 21.00 presso l’Auditorium della Fondazione Biagi (Largo Marco Biagi, 10) a Modena e che rientra nel cartellone delle iniziative del Festival Filosofia 2012. Durante la serata si terrà la proiezione di una selezione dei documentari in concorso.

I cinque video finalisti sono: “Con la testa con le mani” di Maddalena Vianello e Stefano Mazza; “Il legno che canta” di Emilio Corradini, Bianca Chiarot e Nicolò Messori; “Dreams from the bin” di Antonella Deplano e Stefano Ricci; “Shaping Gods” di Jurgen Schaflechner; “Duemilatrentatre” di Silvia Bencivelli e Chiara Torfano.

“L’economista, il teorico dell’organizzazione, il giurista del lavoro – afferma il prof. Tommaso M. Fabbri della Fondazione Marco Biagi, Direttore di Short on Work – vedono il lavoro attraverso le proprie lenti disciplinari, che sono specialistiche, spesso difficili, e purtroppo a volte anche sfuocate rispetto alle condizioni e alle dinamiche concrete del lavoro contemporaneo. Così, insieme agli studenti della Scuola internazionale di Dottorato in Relazioni di Lavoro, ci siamo chiesti se l’occhio di una telecamera fosse in grado di migliorare la nostra visione e, quindi, la nostra comprensione del lavoro contemporaneo. Da qui il concorso di video sul lavoro, il primo mai organizzato da un’università. Con <Shortonwork> riceviamo e archiviamo video sul lavoro da tutte le parti del mondo, e compiamo una panoramica certamente più esauriente delle idee del lavoro oggi in circolazione. Poi, a concorso finito, studieremo i video in chiave interdisciplinare, con l’obiettivo di fare del video una modalità di ricerca e di rappresentazione anche didattica del lavoro contemporaneo e delle sue evoluzioni”.

La giuria di studiosi e professionisti del settore audiovisivo e delle problematiche legate al lavoro è composta da: Marina Orlandi Biagi, Presidente della Fondazione Marco Biagi; Tommaso M. Fabbri, docente di Organizzazione aziendale all’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia e Direttore del concorso per la Fondazione Marco Biagi della Fondazione Marco Biagi; Scott Lash e Massimiliano Mollona della University of London-Goldsmith; Lorenzo Hendel, responsabile di RAI Doc 3, Arianna Turci della Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia – Archivio Nazionale Cinema d’Impresa, il dott. Nicola Dusi, docente di Semiotica dei Nuovi Media presso l’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, Bernard Ganne dell’Institut des Sciences de l’Homme – Universitè de Lyon 2 e Carlo Felice Casula dell’Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico e Università di Roma 3. Mentre la direzione di “Short on Work” ha visto impegnato un gruppo di lavoro di cinque dottorandi della Fondazione Marco Biagi: Giovanna Manni, Valentina Sanna, Giorgio Risso, Filippo Tantillo e Stefano Rimini.

Prestigiosi i partner dell’iniziativa, sostenuta economicamente dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, che comprende inoltre l’University of London-Goldsmith, Rai Doc 3, Internazionale, la Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia – Archivio Nazionale Cinema d’Impresa, l’Institut des Sciences de l’Homme dell’Università di Lione, la Cineteca di Bologna e l’Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico.

L’iniziativa sarà preceduta al pomeriggio di sabato 15 settembre, sempre presso l’Auditorium della Fondazione Biagi, alle ore 15.00, dal seminario “Short Film and video research on contemporary work”, dedicato all’uso della forma documentaristica nella ricerca sui temi del lavoro, durante il quale interverranno: Scott Lash, Massimiliano Mollona, Bernard Ganne, Nicola Dusi e Tommaso Fabbri.

 

Short on Work 2012

global short-video contest on contemporary work

Selezione di cinque video finalisti

Con la testa con le mani

Autori:

Maddalena Vianello: ricercatrice e Assegnista presso Officina Emilia – Università di Modena e Reggio Emilia;

Stefano Mazza: ideatore, regista, producer per documentari scientifici e filmati a soggetto.

Riassunto:

Indagine sulla condizione di lavoro e di vita delle donne che oggi sono occupate nel distretto della ceramica modenese. In particolare la storia racconta di Barbara e Francesca, operaie metalmeccaniche alla Wam di Cavezzo (MO), impresa leader mondiale nella movimentazione dei solidi alla rinfusa, colpita dal terremoto del 20 e 29 maggio 2012.

Il legno che canta

Autori:

Emilio Corradini: laureato in Scienze della Comunicazione presso l’Università di Modena e Reggio Emilia. Ha collaborato con il magazine online FORMIZINE realizzando interviste, video e articoli;

Bianca Chiarot: è studentessa di filosofia all’Università di Bologna. Frequenta l’Accademia Nazionale del Cinema a Bologna ed ha ottenuto nel 2010 l’attestato al corso per registi;

Nicolò Messori: è studente di filosofia all’Università di Bologna. Ha collaborato con il magazine online “Love & Sound” realizzando interviste con diversi artisti.

Riassunto:

Il documentario parla di un lavoro artigianale poco conosciuto e antico: quello del liutaio. Il filmato mette in luce la storia e la vita dell’artigiano e racconta con delicatezza la passione per un lavoro antico e solitario.

Dreams from the bin

Autori:

Antonella Deplano: nel 20120 ottiene l’attestato di qualifica professionale in esperta mass media, presso l’Accademia del’immagine de L’Aquila. dal 2009 collabora a diversi progetti come operatore di macchina e regia;

Stefano Ricci: Iscritto all’Accademia di Belle Arti di L’Aquila indirizzo grafica e progettazione Multimediale. Dal 2007 collabora in diversi progetti come operatore video, montaggio e proiezione.

Riassunto:

Un viaggio nel mondo del riciclaggio attraverso la storia di un artista spagnolo che costruisce strumenti musicali utilizzando materiale riciclato. Gli autori, nel tentativo di esprimere al meglio il clima creativo che caratterizza questo tipo di ambiente, hanno trascorso molto tempo a contatto con il protagonista per familiarizzare, raccogliere informazioni, capire le emozioni e le motivazioni che lo hanno spinto a scegliere questo lavoro.

Shaping Gods

Autori:

Jurgen Schaflechner: è uno studente di dottorato all’Università di Heidelberg. Nel 2011 è stato visiting scholar all’Università di Harvard nel corso di Studi Religiosi. Attualmente svolge attività di insegnamento al dipartimento di antropologia dell’Università di Heidelberg.

Riassunto:

Un documentario che racconta la storia di uno scultore pakistano che crea statue religiose per i templi di tutto il Paese. L’intervista si concentra sul lavoro di questo artista che, parlando delle differenze tecniche tra stile asiatico ed europeo, fornisce un interessante quadro della sua vita.

Duemilatrentatrè

Autori:

Silvia Bencivelli: laureata in Medicina e Chirurgia all’Università di Pisa, Master in comunicazione della scienza alla Sissa di Trieste. Giornalista scientifica. Esperienze a Radio3 Scienza, inviata di Cosmo, collabora con Presa Diretta di Riccardo Iacona. Ha pubblicato “Perché ci piace la musica” (Sironi Editore, febbario 2007) e “Il sesso a test” (Alpha test editore). Nel 2010 ha vinto il premio speciale per la divulgazione scientifica e sociale sull’Hiv del premio giornalistico “Riccardo Tomassetti”;

Chiara Torfano: video-maker, primo premio sezione genere del Festival Racconti Toscani. Nel 2011 ha vinto il terzo posto al Premio Giornalistico Nazionale Chiara Baldassarri.

Riassunto:

Racconto dei pensieri e della vita di una giornalista scientifica freelance. Storia di una giornalista senza impiego fisso, che deve camminare sulle proprie gambe, con le paure ed i pensieri sul proprio futuro lavorativo.