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Stabilimento Cbs di Cadelbosco Sopra: sciolto il presidio, ma per la Femca Cisl “rimane il monitoraggio”


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Da marzo 2012 le Rappresentanza sindacali unitarie del gruppo Ceramiche Barbolini Sassuolo spa (stabilimenti a Cadelbosco di Sopra, Sassuolo e Spilamberto, con circa 250 dipendenti), insieme alle organizzazioni sindacali Femca Cisl e Filctem Cgil di Reggio Emilia e di Modena, hanno proseguito le trattative per portare a termine quanto previsto dall’accordo firmato in Regione Emilia Romagna il 17 febbraio scorso. Quest’ultimo prevedeva un esame del piano di investimenti, la verifica degli organici, un accordo sull’organizzazione della cassa integrazione per permettere ai dipendenti di Cadelbosco di iniziare l’attività sulla nuova linea in costruzione a Sassuolo, ed infine l’avvio della procedura della mobilità, volontaria, al fine di ridurre gli esuberi.

Dopo quasi sei mesi di trattative e nel corso di un’ incontro tenutosi il 26 luglio l’azienda, inaspettatamente e in palese contraddizione con l’Accordo in Regione, comunicava alle organizzazioni sindacali l’intenzione di proseguire con l’investimento sul nuovo forno come previsto, anche se con ampio ritardo rispetto alle previsioni, ma di procedere alla fermata di un forno a Sassuolo aumentando così di fatto ulteriormente gli esuberi. Oltre a ciò, non si rendeva ancora disponibile a firmare l’accordo di mobilità previsto, attuando un atteggiamento confuso e pretestuoso.

Nulla è stato illustrato al sindacato in merito alle importanti iniziative ed investimenti commerciali che l’azienda avrebbe dovuto mettere in campo, come previsto nel Piano industriale. Oltre a tutto ciò, lo stato di crescente sofferenza finanziaria dell’azienda e un progressivo disimpegno da parte della proprietà nella gestione delle relazioni industriali e della stessa attività aziendale, hanno portato le organizzazioni sindacali a richiedere una convocazione presso l’ufficio Regionale alle attività produttive e contemporaneamente, si è aperto un presidio preso lo stabilimento di Cadelbosco. All’incontro presso gli uffici della Regione Emilia Romagna mercoledì 19 Settembre, erano presenti oltre alle organizzazioni sindacali regionali e territoriali, Femca-Cisl e Filctem-Cgil di Reggio Emilia e Modena e le Rsu degli stabilimenti di Cadelbosco, Sassuolo e Spilamberto. In quella sede, l’azienda ha esplicitato e chiarito lo stato dell’investimento e del piano aziendale; ha indicato i termini dello stato di difficoltà finanziaria in cui si trova, ha firmato un accordo per la gestione della rotazione dell’impiego dei lavoratori di Cadelbosco sulla nuova linea, garantendo a quest’ultimi almeno una settimana di lavoro media al mese. Ha confermato la volontà di avviare la procedura di mobilità, volontaria, quale strumento utile a ridurre gli esuberi.

I lavoratori e le organizzazioni sindacali, riuniti in assemblea ricevendo lo schema dettagliato di rotazione sulla nuova linea a Sassuolo, che dovrebbe iniziare la prossima settimana, hanno sciolto, stamattina, il presidio. La Femca-Cisl di Reggio Emilia “pur soddisfatta per i risultati raggiunti in questa vertenza rimane in una condizione di continuo monitoraggio delle attività aziendali per quanto riguarda l’impiego dei lavoratori sulla linea di Cadelbosco ed esprime una forte preoccupazione per lo stato finanziario dell’azienda, che purtroppo non risulta essere l’ultimo in questa provincia e nel settore ceramico”.