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Carpi, Parco Lama? Quale Parco Lama?


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Il Piano Particolareggiato della CMB, firmato dall’Architetto Maurice Kanah, relativo al comparto C6 dell’oltre-ferrovia di Carpi e depositato in questi giorni in Comune mette a rischio tutto il progetto del parco città-campagna.

Le due doppie file di abitazioni, una su via Tre Ponti e un a Nord e a Sud di via Corbolani (per un totale di 230 unità abitative, più di cinquecento abitanti), separate da un giardino con “panchine, tavoli da gioco e attrezzature per bambini “(come indicato dalla Relazione Sul Sistema del Verde della CMB) impedisce la creazione dell’ampia area di collegamento tra la campagna agricola e la città che avevamo proposto.

L’urbanizzazione intensa prevista dalla CMB e il “parchetto condominiale” ad essa prospiciente, se dovesse essere realizzato, chiuderà definitivamente la città, esattamente come previsto dal vecchio piano regolatore.

L’inserimento del Parco Lama e delle nostre idee (condivise da oltre 5.000 cittadini) nel documento propositivo del PSC ci aveva fatto sperare che la Giunta, il PD di Carpi e l’Assessore Tosi e i suoi tecnici, in particolare, avessero condiviso le nostre idee.

Ci siamo sbagliati?

Qualcuno ci diceva “ vedrete che faranno un parchetto e che le imprese di costruzione (CMB in testa) faranno una bella spalmata di villette e le venderanno con il nome del Parco Lama”. Avevano ragione?

Qual è ora la posizione di Tosi e Campedelli di fronte al progetto della CMB? Con che argomentazioni ci racconteranno che quello della CMB è il Parco Città-Campagna voluto dai cittadini di Carpi e da loro stessi sostenuto in occasione di un convegno sul verde?

Come abbiamo sempre detto il Parco città-campagna ha l’obiettivo di ricollegare la campagna alla città e viceversa e per far questo ha bisogno di un ampio spazio di collegamento che deve andare dalla ferrovia, valorizzando l’area dell’ex consorzio, fino a via Cavata. Uno spazio che deve essere vuoto e aperto all’insediamento naturale della flora e della fauna autoctona e spontanea e che deve diventare il terreno della riconquista del nostro paesaggio aperto. Senza panchine, lampioni, pavimentazioni o recinti.

Tutto questo si può realizzare solo attraverso una decisa riduzione dell’occupazione del terreno edificato attraverso la riduzione drastica degli indici (anche attraverso concambi, ci aveva promesso Tosi) e la definizione di un piano generale dell’area del parco Lama, che vincoli tutti i comparti con una visione d’insieme, urbanistica e proiettata verso il futuro lungo della città. Una visione che protegga l’idea del parco città-campagna come motore di un nuovo baricentro di Carpi. Credevamo di essere in sintonia.

Con il piano della CMB, che influenzerà anche i proprietari degli altri comparti, si completa l’urbanizzazione prevista dal vecchio piano regolatore (mentre Tosi diceva nei convegni “non un mattone di più”).

In questo modo si cancellerà l’unico grande polmone verde della città e si rinuncerà alla possibilità che la forma della città non dipenda, come è avvenuto e avviene ormai da troppo tempo, dalla forza contrattuale di chi costruisce abitazioni. In un mercato, oltretutto, obsoleto, sostanzialmente fermo e in un contesto in cui il primo obiettivo, anche dopo il terremoto, dovrebbe essere quello di riqualificare il costruito più che consumare ancora del territorio.

Insomma, che Parco Lama vogliono Tosi e Campedelli?

Il parchetto condominiale della CMB o il Parco Città-Campagna che gli oltre 5.000 cittadini hanno condiviso?

Chi decide il futuro della città?

Il bene comune vale più o meno degli interessi privati?

Attendiamo una risposta.

(Associazione Per Il PARCO LAMA)

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Il Comitato PARCOLAMA (attualmente oltre 5.400 adesioni) è stato creato l’8 maggio 2010 per sostenere la creazione di un ampio parco città-campagna ad est della città di Carpi. Il comitato accetta adesioni da singoli cittadini, associazioni o singole aziende (l’elenco aggiornato nel sito www.parcolama.it ).

Partiti e associazioni politiche che hanno chiesto di aderire possono sostenere le attività autonomamente ma non sono previste all’interno del comitato per garantire il più alto consenso trasversale all’iniziativa.

Lo sviluppo urbanistico di Carpi è stato condizionato, ad Est, dalla presenza della ferrovia, lasciando la campagna fino a ridosso del centro storico.

Oggi la città di Carpi, cogliendo l’opportunità della crisi del mercato immobiliare, può determinare lo sviluppo di un grande parco urbano dalla ferrovia al fiume Lama prolungando la direttrice che va da Corso Cabassi e Viale Dallai verso un grande polmone verde a destra e a sinistra di Via Corbolani, fino al fiume Lama, conservando e valorizzando le costruzioni di archeologia industriale situate nell’area adiacente alla ferrovia.

Il presidente e portavoce dell’Associazione per il PARCO LAMA è Maurizio Marinelli.