Ricostruire. E’ questa la parola d’ordine dalla quale si è dovuti ripartire dopo la tragica esperienza del terremoto. Ma l’idea di ricostruzione non va intesa solo dal punto di vista strettamente materiale – riferita al rifacimento di edifici pubblici e privati – ma anche per quanto riguarda la vita di tutti i giorni. Il percorso di ritorno alla normalità è lungo ed elaborato, ed è per questo che il Centro per le Famiglie Bassa Reggiana in collaborazione con il Punto di Ascolto (servizi totalmente gratuiti messi a disposizione dall’Unione dei Comuni della Bassa e gestiti dall’Azienda Servizi Bassa Reggiana) ha fornito il proprio contributo per accompagnare le insegnanti delle scuole primarie dei Comuni colpiti dal sisma, verso una riapertura delle scuole che fosse attenta alle esigenze dei bambini, delle famiglie e delle insegnanti stesse.
Per confrontare i pensieri e le emozioni vissute in quei giorni, al fine di prevedere e progettare una buona accoglienza dei bambini che hanno interrotto l’esperienza scolastica in modo brusco, le psicologhe Marisa Menzà e Giulia Aldrovandi hanno proposto incontri formativi con le insegnanti degli Istituti Comprensivi di Reggiolo, Guastalla, Luzzara e Novellara al fine di offrire uno spazio di ascolto e progettazione per la riapertura dell’anno scolastico e di ragionare insieme su alcune possibili strategie comunicative e modalità di accoglienza dei bambini e delle famiglie. A seguito di questi incontri – che si inseriscono all’interno di un percorso denominato “Tutti fermi, si riparte” – realizzati con la collaborazione dei Comuni e delle direzioni didattiche – sono scaturite varie proposte, tra cui incontri aperti anche ai genitori, che hanno permesso di discutere in gruppo di un’esperienza comune e di elaborare un pensiero propositivo verso il futuro.
Nei mesi successivi al sisma le psicologhe dell’Azienda Servizi hanno inoltre partecipato a incontri formativi organizzati dalla Regione, in collaborazione con gli psicologi dell’INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia), pensati per gli psicologi dei vari Centri per le Famiglie che in questo periodo stanno lavorando con i genitori ed i bambini delle zone colpite dal sisma. Grande attenzione è stata rivolta alle scuole come luoghi di vita in cui è importante che si possa vivere un clima di serenità e sicurezza.