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Presentata la terza edizione della Borsa del Turismo fluviale

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Rilancio e sostegno dell’immagine del Po. E’ con questo intento che prenderà vita la terza edizione della Borsa del turismo del Po, presentata ieri a Palazzo Scaruffi, sede della Camera di Commercio. Il meeting, al quale parteciperanno tour operator e aziende dell’offerta turistica pubbliche e private, si svolgerà da venerdì 12 a domenica 14 ottobre nella suggestiva cornice di Palazzo Bentivoglio a Gualtieri, con lo scopo di valorizzare l’unicità del bacino del grande fiume e le sue ricchezze. Momento clou della “tre giorni” sarà il workshop commerciale domanda-offerta in programma sabato 13 dalle 9 alle 12.30, nel corso del quale si incontreranno i tour operator nazionali ed esteri specializzati nel settore, interessati a commercializzare il turismo fluviale tramite i loro cataloghi o portali turistici online.

Nelle prime due edizioni la Borsa ha riscosso un crescente interesse tra gli operatori: l’anno scorso ha infatti visto la partecipazione di 102 operatori italiani dell’offerta turistica provenienti dalle 4 regioni dell’asta del Po, oltre a1500 contatti commerciali e 15 tour operator di 8 Paesi: Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Italia, Olanda, Regno Unito e Ungheria.

Alla conferenza stampa di presentazione hanno preso parte i vari partner che hanno contribuito alla realizzazione dell’iniziativa, promossa dall’Unione dei Comuni Bassa Reggiana. “La Bassa reggiana – ha affermato Massimiliano Maestri, presidente dell’Unione dei Comuni e sindaco di Gualtieri – è un territorio che nel tempo ha costruito la propria consapevolezza e scoperto le proprie potenzialità. E’ un luogo che, come ogni paese delle nostre zone, ha eccellenze che vanno scoperte. L’idea che inseguiamo è che il sistema legato alla Bassa possa giocare un ruolo importante nel mercato del turismo italiano”. “Questa terza edizione – ha aggiunto Enrico Bini, presidente della Camera di Commercio – rappresenta un’occasione importante alla quale non potevamo non partecipare, e che costituisce un passo ulteriore verso un progetto più complessivo che interessa tutta la provincia”. Andrea Babbi, amministratore delegato di Apt Servizi Emilia Romagna vede nella crisi un’opportunità di rilancio: “E’ sul turismo – ha dichiarato – che il nostro Paese può ricrescere. Investire in nuovi prodotti come il turismo fluviale può aiutare anche altri settori produttivi a rilanciarsi”. “E’ bello vedere – ha sottolineato Stefano Bollettinari, direttore della Confesercenti regionale – come rispetto alle altre edizioni le richieste siano aumentate e che il programma preveda nuove iniziative, come la prima edizione degli Antichi sapori delle terre di fiume. I presupposti per fare bene ci sono, basta osservare i numeri del turismo fluviale in Europa”. “A oggi le richieste di partecipazione sono già 140 e sono destinate ad aumentare – ha affermato Maria Chiara Ronchi, direttore di Iniziative Turistiche – contro le 102 dell’anno scorso. Vogliamo fare in modo che il rapporto tra i soggetti interessati duri per tutto l’anno e non solo per la durata del workshop”. “Abbiamo sempre creduto – ha dichiarato Pierluigi Saccardi, vicepresidente della Provincia – negli strumenti concreti ed efficaci, e questa iniziativa ci pare ben inquadrata in una corretta logica imprenditoriale. L’offerta turistica è ancora debole, ma sul fiume si continua a investire molto”. “La Borsa – ha concluso Ivano Pavesi, vicepresidente del Club di prodotto Terre di fiume – conosce oggi uno sviluppo ulteriore rispetto agli anni passati, quando aveva già riscosso un successo oltre le più rosee previsioni”.