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Bologna, Unità di Prevenzione Oncologica ANT: progetti per Polizia di Stato e UniCredit


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L’Unità di Prevenzione Oncologica ANT – presso la sede della Fondazione in via Jacopo di Paolo 36 – è stata teatro questa mattina della presentazione dei progetti di prevenzione oncologica realizzati da ANT per Polizia di Stato e per UniCredit, nel contesto di una giornata di lavori organizzata da Socrate Medical per approfondire gli aspetti della più moderna tecnologia disponibile per la prevenzione del tumore al seno.

Dotata a Bologna di cinque ambulatori, cui si affianca l’Ambulatorio Mobile – Bus della Prevenzione, l’Unità di Prevenzione Oncologica ANT è stata completata nel corso del 2012 ed è dotata di una strumentazione estremamente all’avanguardia per realizzare quattro diversi progetti di prevenzione: melanoma, neoplasie tiroidee, ginecologiche e mammarie.

Il progetto ANT per la Polizia di Stato ha preso il via il primo di ottobre ed è riservato alle donne che fanno parte del corpo di Polizia di Bologna: ogni lunedì, sino a esaurimento delle visite previste, l’Ambulatorio Mobile ANT è posizionato presso la sede della Polizia di via Cipriani 24 e l’intera mattinata è dedicata alle mammografie per donne superiori ai 40 anni di età, realizzate grazie al mammografo digitale di ultima generazione montato sul mezzo. Ogni martedì presso la sede ANT di via Jacopo di Paolo le appartenenti al corpo di Polizia al di sotto dei 40 anni possono invece eseguire esami di prevenzione delle patologie del seno grazie al sofisticatissimo mammografo ottico e all’ecografo presenti negli ambulatori ANT. L’aumento d’incidenza del tumore mammario nelle giovani donne è infatti ormai un fenomeno non trascurabile. Queste pazienti non rientrano nello screening mammografico, destinato alle donne a partire dai 45 anni, poiché si ammalano prima. La mammografia tradizionale sarebbe comunque poco efficace in queste fasce d’età, soprattutto per la struttura densa, tipica della ghiandola giovanile. Il mammografo ottico – DOBI ComfortScan rappresenta un sistema non invasivo, senza emissione di radiazioni ionizzanti, progettato per migliorare la capacità diagnostica. L’esame fornisce nuovi dati fisiologici funzionali che non possono essere dedotti dall’esame clinico, dalla mammografia tradizionale e dalla sola ecografia. La mammografia ottica utilizza la luce nello spettro visibile (luce monocromatica rossa) per illuminare i tessuti mammari ed identificare le lesioni tumorali in fase precoce, essendo in grado di rilevare i cambiamenti di vascolarizzazione (neoangiogenesi) che circondano la neoplasia. Mentre la mammografia e l’ecografia mammaria sono indagini diagnostiche che studiano i cambiamenti di forma e di densità dei tessuti (esami morfologici) il DOBI è un esame funzionale, ossia fornisce informazioni circa i cambiamenti che si verificano nella ghiandola mammaria per la presenza di una specifica lesione. L’alta sensibilità e la buona specificità rendono la mammografia ottica utile sia per la diagnosi precoce nelle giovani donne, sia per la diagnosi differenziale, in casi dubbi.

Anche il progetto realizzato da ANT per UniCredit ha preso il via il primo di ottobre e vede coinvolti i dipendenti delle sedi in Emilia-Romagna. In particolare nelle province di Bologna, Modena, Ferrara, Reggio Emilia, Parma, Piacenza, Imola, Forlì, Cesena, Rimini e Ravenna sono in fase di realizzazione 36 giornate di visite di prevenzione del melanoma, per un totale di 40 visite al giorno realizzate da uno specialista ANT grazie all’utilizzo del videodermatoscopio portatile, strumento atto a evidenziare le lesioni sospette in fase precoce. “Nel nostro modo di fare banca – dice Luca Lorenzi, Responsabile di Territorio Centro Nord UniCredit -, le persone sono al centro dell’attenzione. Per questo da anni siamo al fianco di ANT, una realtà fondamentale per la prevenzione dei tumori in Italia. Attraverso il programma che presentiamo oggi contiamo di portare la cultura della prevenzione nelle strutture UniCredit in tutte le province dell’Emilia-Romagna. Puntiamo a coinvolgere più di 1.400 persone tra dipendenti e loro familiari. Inoltre, attraverso la nostra fitta rete sul territorio, aiuteremo a promuovere anche le altre iniziative di ANT, in una vera logica di partnership e di servizio per la comunità”.

Il progetto Melanoma ANT ha preso il via nel 2004 e ha ormai raggiunto numeri considerevoli: a oggi – dato aggiornato al 30 giugno 2012 – sono stati visitati 52.322 pazienti in 48 diverse province italiane. Il Melanoma maligno, la cui velocità di raddoppiamento dell’incidenza è superiore ad ogni altra neoplasia, è un tumore caratterizzato da una elevata mortalità che può originare nella cute, nelle mucose e nell’occhio. Nella maggior parte dei casi nasce su un nevo preesistente. Il progressivo aumento dell’incidenza di questo tumore (da 12 a 20 casi all’anno per 100.000 abitanti) ha spinto gli studiosi del settore a sviluppare tecniche sempre più sofisticate per la prevenzione e la diagnosi precoce. E’ attualmente al 4° posto fra i casi di tumore in Australia ed al 10° posto in USA.

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Nata a Bologna nel 1978 per iniziativa dell’oncologo Franco Pannuti, la Fondazione ANT Italia Onlus opera in nome dell’Eubiosia (dal greco antico, “la buona vita”) intesa come insieme di qualità che conferiscono dignità alla vita, dal primo all’ultimo respiro. Dal 1985 ad oggi ANT ha assistito in modo completamente gratuito oltre 90.000 sofferenti oncologici (dato aggiornato al 30 giugno 2012). In 9 diverse regioni italiane più di 3.600 malati vengono assistiti ogni giorno nelle loro case dalle 20 équipes di specialisti ANT, che portano al domicilio del sofferente e alla sua famiglia tutte le necessarie cure di tipo ospedaliero e socio-assistenziale. Sono complessivamente 425 i professionisti che lavorano per la Fondazione tra medici, infermieri, psicologi, nutrizionisti, fisioterapisti, farmacisti, operatori socio-sanitari e funzionari, cui si affiancano oltre 1.500 volontari iscritti nel registro ANT. Il supporto socio sanitario fornito non si rivolge solo ad alcune esigenze del malato, come ad esempio il controllo del dolore, ma ha un approccio a 360° che affronta ogni genere di problema, sia esso diagnostico, terapeutico, infermieristico, psicologico e sociale nell’ottica del “benessere globale”. La Fondazione ha due anime, da una parte i professionisti, dall’altra i volontari, che rappresentano una risorsa inestimabile dal punto di vista etico e morale: ANT opera infatti in Italia attraverso un centinaio di Delegazioni, dove la presenza di volontari è molto attiva. Alle Delegazioni competono, a livello locale, le iniziative di sensibilizzazione e raccolta fondi e la predisposizione della logistica necessaria all’assistenza sanitaria domiciliare. ANT è inoltre fortemente impegnata nella prevenzione oncologica con progetti di diagnosi precoce del melanoma, delle neoplasie tiroidee, ginecologiche e mammarie. Nell’ambito del solo progetto di prevenzione del melanoma, che ha preso il via nel 2004, sono stati visitati 52.322 pazienti in 48 diverse province italiane (dato aggiornato al 30 giugno 2012). La Fondazione ha recentemente ampliato in maniera consistente il proprio raggio d’azione in questo ambito, sia grazie all’Ambulatorio Mobile – Bus della Prevenzione, dotato di moderna strumentazione per realizzare visite in ogni zona d’Italia, sia con il potenziamento della propria rete di ambulatori: a quello già esistente a Bologna presso la sede della Fondazione, se ne sono aggiunti cinque nel capoluogo emiliano e uno a Brescia. Prendendo come anno di riferimento il 2011, l’attività della Fondazione ANT è finanziata, fatta eccezione per i proventi derivanti da convenzioni con Aziende Sanitarie Locali (ASL) – pari al 14% del totale – per la maggior parte dalle erogazioni di privati cittadini e dalle manifestazioni di raccolta fondi organizzate (56%), dal contributo del 5×1000 (13%) – ANT è la 9^ Onlus nella graduatoria nazionale – da lasciti e donazioni (10%), dagli enti pubblici (3%), da banche e fondazioni (1%) e infine dalla gestione immobiliare e finanziaria (3%).