Home Ambiente L’Associazione per il parco Lama: “Il Parco Lama che vogliamo”

L’Associazione per il parco Lama: “Il Parco Lama che vogliamo”


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In un articolo del giornalino della Diocesi di Carpi si dice che siamo idealisti, sognatori e utopisti. È vero! E allora? Che sognamo un futuro per Carpi migliore di quello che sembra esserci destinato. E allora? È una colpa?

Ci dicono che dovremmo accontentarci dei parchetti tra i condomìni o di fianco ai cimiteri. Che dovremmo accondiscendere ad un piano regolatore approvato dieci anni fa in un contesto economico completamente travolto da una realtà economica e sociale radicalmente trasformata. In un contesto culturale che ha fatto emergere nuove sensibilità sui beni comuni.

Siamo noi o il piano regolatore che sbaglia?

Vogliamo il Parco Lama. Certo.

Vogliamo il parco città-campagna che abbiamo descritto centinaia di volte, mentre sembra che i nostri interlocutori non vogliano capirne la concreta fattibilità, le potenzialità, gli effetti positivi, economici, sociali e culturali, che avrebbe sulla nostra città.

Lo ribadiamo: vogliamo che Carpi sia bellissima, innovativa, eccellente e dimostri che non è vero che i carpigiani pensano solo agli affari propri, che sono monadi spalmate sulla banalità della loro quotidianità.

Ci sono quasi6000 cittadini che hanno un’idea precisa del futuro della loro città e che hanno condiviso l’idea che l’area del Parco Lama debba essere destinata ad un parco città-campagna, che protegga l’agricoltura di prossimità, che ricostruisca il rapporto virtuoso tra dimensione urbana e attività agricola, che ricomponga la frattura tra, paesaggio naturale, terreno agricolo e città., che faccia riemergere per i nostri figli e i nostri nipoti le radici della nostra cultura contadina, i processi produttivi del nostro cibo, le materie prime della nostra arte culinaria, e il paesaggio che ci plasma, che forma la nostra identità, con le nebbie e le brine, le primavere profumate e le estati assolate.

Certo, siamo idealisti, sognatori e utopisti.

E allora?

È per questo che il piano particolareggiato della CMB all’interno del Parco Lama non ci piace e che tradisce il percorso di condivisione che avevamo intrapreso con l’amministrazione comunale e con Simone Tosi in particolare (assessore all’Urbanistica e Ambiente del Comune di Carpi).

Cosa cancella il Parco Lama come lo intendiamo noi?

Lo cancella la fila di immobili previsti su via Corbolani che impedisce di mantenere via Corbolani come asse portante (strada bianca) di attraversamento longitudinale del Parco Lama, dalla Piazza Martiri, attraverso la Stazione ferroviaria, fino alla Lama..

Non ci piace l’inutile centro commerciale previsto ad est. Non ci piace il parchetto con i geroglifici di Kandisky (come li hanno definiti i responsabili commerciali del piano della CMB), visibili dall’elicottero, certo, ma falsa coscienza culturale degli architetti e assolutamente inutile per un’area che è la natura e l’uso dei cittadini che ne deve costruire i percorsi.

Intendiamoci, la CMB fa il suo mestiere: costruire immobili e proteggere i suoi investimenti finalizzati alla produzione di valore, per i suoi soci, attraverso l’attività edilizia.La nostra controparte non è la CMB o le imprese che hanno diritti di edificabilità in quest’area della città.La nostra controparte è l’Amministrazione di Carpi e la sua Giunta cheha il potere di approvare questo piano particolareggiato, legittimamente autorizzato dal 2005, senza approvazione formale da parte del Consiglio Comunale.

Al Consiglio Comunale chiediamo invece di discutere e di intervenire per dare il suo parere di indirizzo.

Chiediamo di ripensare all’area del Parco Lama come un unico comparto della città, non di ragionare per comparti autonomi edificabili. Chiediamo, dopo dieci anni dal piano regolatore, di considerare l’oltre-ferrovia come bene comune della città.

Chiediamo al Consiglio Comunale di valutare tutti gli strumenti utili e praticabili per evitare che il progetto del parco città-campagna, condiviso fino alla fine di Luglio dall’Assessorato Urbanistica e Ambiente e inserito nel documento di indirizzo per il nuovo PSC di Carpi, non venga cancellato dal piano della CMB e dagli effetti che tale piano potrebbe avere sugli altri comparti limitrofi.

Chiediamo di definire un nuovo piano generale dell’area tra la ferrovia e la Lama che riunisca i comparti previsti come edificabili dal precedente PRG, compreso il PRU mai attuato, in un unico nuovo piano generale che, attraverso compensazioni di edificabilità in altre aree, protegga il progetto del parco città-campagna come l’associazione e l’assessorato Urbanistica e Ambiente aveva dettagliato in tutti i documenti precedenti.

Le città che vogliono un futuro migliore trovano le strade per realizzarlo.

Chi decide il futuro della città?

Il bene comune vale più o meno degli interessi privati?

Associazione Per Il PARCO LAMA

info@parcolama.it

www.parcolama.it

INFO

Il Comitato PARCOLAMA (attualmente oltre 5.500 adesioni) è stato creato l’8 maggio 2010 per sostenere la creazione di un ampio parco città-campagna ad est della città di Carpi. Il comitato accetta adesioni da singoli cittadini, associazioni o singole aziende (l’elenco aggiornato nel sito www.parcolama.it ).

Partiti e associazioni politiche che hanno chiesto di aderire possono sostenere le attività autonomamente ma non sono previste all’interno del comitato per garantire il più alto consenso trasversale all’iniziativa.

Lo sviluppo urbanistico di Carpi è stato condizionato, ad Est, dalla presenza della ferrovia, lasciando la campagna fino a ridosso del centro storico.

Oggi la città di Carpi, cogliendo l’opportunità della crisi del mercato immobiliare, può determinare lo sviluppo di un grande parco urbano dalla ferrovia al fiume Lama prolungando la direttrice che va da Corso Cabassi e Viale Dallai verso un grande polmone verde a destra e a sinistra di Via Corbolani, fino al fiume Lama, conservando e valorizzando le costruzioni di archeologia industriale situate nell’area adiacente alla ferrovia.

(Associazione per il PARCO LAMA)