Due questioni negli ultimi tempi ci stanno dando da pensare su una maggioranza politica che si è sfaldata.
1) Il silenzio sull’ affaire urbanistico formiginese, dimostra che la collaudata pratica dei due pesi e due misure a Modena e dintorni è ben consolidata .
La questione dopo un periodo “ in sonno”, è riemersa grazie al giornalista Tizian.
Sembra che ci siano tutti gli elementi per un intervento della Magistratura , a detta dei conoscitori della materia.
Sul piano politico,consono alla nostra funzione, prendiamo atto del silenzio della politica modenese, sempre molto loquace per fattispecie analoghe, con gli avanguardisti e teorici della “discontinuità “ , quando si parla di altri.
Sarebbe bene che il Sindaco si presentasse alla città,attraverso il Consiglio Comunale, a dare risposte che circolano,sotto traccia, ma chiaramente esposte da Tizian.
Sempre buona cosa mettere in movimento il PSC e RUE
Non vorremmo far nostra la teoria : “ Richeldi non poteva non sapere”.
2) si ha notizia del golpe del Sindaco sulla questione della fusione Hera/Acegas Aps .
Con metodologia da “ Podestà “ scalza volontà e poteri del Consiglio Comunale, del suo Presidente, della Conferenza dei Capigruppo e dichiara “ a decidere di non ripresentare la delibera era una sua facoltà”.
Facile servirsi di una facoltà del genere quando il secondo azionista di Hera ( HSST-Mo) con il voto favorevole di Modena,anche se sofferto, ha reso ininfluente il parere formiginese, anche quello del 27 settembre ( pari 13-13).
Equilibri e rispetto delle regole democratiche è una prerogativa dell’uomo politico al quale ci legavano accordi politici programmatici.
Di fronte a tali segni di disinteresse mista ad arroganza le dimissioni sono necessarie.
Federazione di Modena PSI
Sezione di Formigine PSI