In questi anni l’Unione Terre di Castelli, assieme all’AUSL e a CIR, negli obiettivi di costruire una mensa sana e innovativa per i nostri figli ha individuato come prioritaria l’educazione alimentare, cercando di conseguenza di fornire un’ampia varietà di alimenti provenienti dall’agricoltura biologica o integrata e attingendo all’esperienza di tradizioni locali e non.
Alcune volte queste proposte non hanno trovato il pieno apprezzamento dei bambini, in particolare per quei piatti che non venendo proposti a casa (perché o troppo lunghi da preparare o perché inusuali) vengono percepiti come non comuni (verdure, coniglio, pesce, condimenti regionali, etc.) mentre all’opposto ci sarebbe la richiesta di prodotti inflazionati (pizza, prodotti fritti, panini, etc.) che la mensa scolastica o non propone (i fritti o i panini) o propone con misura (la pizza).
Questa distanza tra il pasto a scuola e il pasto a casa è un problema irrisolto che richiede lo sforzo comune oltre che degli Enti Locali anche della Scuola, delle Famiglie e dell’AUSL.
Tutti sanno, a parole, che la prima prevenzione sanitaria sta negli stili di vita: movimento e sana alimentazione.
Ma sappiamo anche che una sana alimentazione ha un impatto importante anche sull’ambiente.
Non è neutrale la scelta di prodotti coltivati vicini a noi o invece in altri continenti. Non è neutrale consumare acqua dell’acquedotto o acqua in bottiglia di plastica proveniente da fonti lontane anche 200/300 km. Non è neutrale consumare cibo in cui il peso dei contenitori a volte supera il peso del prodotto stesso.
Non è neutrale l’abitudine che abbiamo imparato dalla nostra tradizione contadina per cui il piatto va riconsegnato completamente pulito senza resti commestibili.
I comportamenti a tavola di una famiglia non hanno conseguenze rilevabili; i comportamenti di 20 milioni di famiglie cambiano l’economia.
Per queste ragioni l’impegno per l’anno scolastico 2012-13 sarà ancora una volta quello di fornire cibi sani, vari e anche nuovi, dentro una logica di sostenibilità ambientale ed educativa.
“In particolare,” sottolinea l’Assessore all’Istruzione dell’Unione e Sindaco di Spilamberto Francesco Lamandini, “vogliamo continuare lo sforzo incominciato dall’Amministrazione comunale di Vignola nel 2010 assieme alla Direzione Didattica, avvalendoci della collaborazione di Last Minute Market (una società spin-off dell’Università di Bologna che opera sul territorio nazionale sviluppando progetti territoriali volti al recupero dei beni invenduti o non commercializzabili a favore di enti caritativi). Nelle prossime settimane si svolgeranno vari incontri operativi sul tema del valore del cibo e degli strumenti per non sprecarlo. Concetto morale prima che economico”.
“L’esperienza del Last Minute Market” conclude Il Presidente dell’Unione e Sindaco di Vignola Daria Denti “ha portato risultati importantissimi in termini culturali e di numeri concreti intutte le realtà in cui è stata applicata. Accanto al risparmio in termini di bilancio ambientale e economico, si ristrutturano relazioni solidaristiche tra associazioni, cittadini, realtà economiche. Da tempo auspichiamo che l’esperienza possa essere ampliata a livello di Unione. Di certo partire dalla scuole è un ottimo inizio!”