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Si sta sviluppando a Formigine il progetto di Coop Estense “Brutti ma Buoni” a sostegno della povertà alimentare


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Si chiama “Brutti ma Buoni” il progetto di Coop Estense che ha maturato la necessità di mettere in pratica un’idea semplice e importante: trasformare gli sprechi in risorse per la solidarietà. Fino al 31 agosto 2012, a Formigine sono state oltre 200 le erogazioni della cooperativa per un valore di oltre 55.000 euro; merce servita per assistere quasi 500 persone e che altrimenti avrebbe preso la strada della discarica, con il conseguente danno anche ambientale.

Il progetto attivo già da tempo a Modena, si è sviluppato anche a Formigine grazie all’impegno di un gruppo di soci volontari formiginesi di Coop Estense e di altri volontari di associazioni locali, che hanno dato avvio ad un’azione concertata ed integrata di contrasto alle situazioni di povertà alimentare di famiglie del nostro territorio. Formigine si caratterizza infatti per la presenza di numerose associazioni di volontariato, attive nell’ambito della solidarietà, il cui ruolo è centrale per la tenuta sociale dell’intera comunità. Al progetto “Brutti ma Buoni” partecipano le Caritas delle parrocchie di S.Bartolomeo di Formigine e della Beata Vergine Assunta di Casinalbo e la cooperativa sociale Mamma Margherita, che si occupano della distribuzione dei vari prodotti.

“La grave crisi economico-occupazionale ha determinato un forte contenimento delle capacità reddituali delle famiglie e l’accrescere di un disagio economico sempre più diffuso – spiega l’Assessore alle Politiche sociali Maria Costi – Con questa azione di contrasto allo spreco alimentare, vogliamo dare una risposta solerte alle situazioni di povertà alimentare della comunità formiginese. A nome dell’Amministrazione comunale voglio ringraziare tutti i volontari, i dipendenti e i dirigenti di Coop Estense per la concretizzazione del progetto che non esisterebbe se quotidianamente non ci fosse la loro attività”.

Ogni giorno vengono infatti ritirati dalla vendita beni alimentari e non alimentari – perché prossimi alla scadenza o con piccole imperfezioni estetiche, ma ancora buoni e perfettamente commestibili o utilizzabili – da destinare ai soggetti del territorio che operano a favore dei più bisognosi. Un progetto che concretizza alcuni dei valori più importanti della cooperazione di consumo: essere di sostegno al territorio rispondendo ai bisogni delle persone, soprattutto quelle più in difficoltà, e contribuire alla tutela e alla salvaguardia dell’ambiente.