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Cefalee, il prof. Luigi Alberto Pini del Policlinico di Modena domani al Senato

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Importante riconoscimento al ruolo del Centro Cefalee del Policlinico. Il 18 ottobre il prof. Luigi Alberto Pini parteciperà alla Conferenza Stampa organizzata al Senato della Repubblica per discutere di un modello organizzativo che consenta un’uniforme riconoscimento della patologia sul territorio nazionale e, di conseguenza, di erogazione delle prestazioni. L’evento, che si terrà a Palazzo Madama dalle 12,00 alle 13,00, è stato organizzato dall’Associazione parlamentare per la tutela e la promozione del diritto alla prevenzione e verrà moderato dalla dottoressa Eleonora Benfatto (Direttore dell’Italian Health Policy Brief). Oltre a Pini, vi parteciperanno il prof. Pietro Cortelli, docente di scienze neurologiche dell’Università di Bologna). Interverranno anche il Senatore Antonio Tomasini, Presidente della Commissione Igiene e Sanità del Senato e il Senatore Ignazio Marino, Presidente della Commissione di inchiesta sull’efficienza ed efficacia del SSN. Le conclusioni saranno affidate al prof. Adelfio Elio Cardinale, Sottosegretario di Stato del Ministero della Salute.

 

“La cefalea primaria rappresenta una malattia vera e propria, indotta da cause non sempre immediatamente identificabili, ed è una patologia molto diffusa: in Italia ne soffrono 26 milioni di persone, di cui la maggior parte donne. Nella sua forma cronica, è una condizione potenzialmente debilitante e tra le patologie croniche con maggiore incidenza, quarta solo dopo l’artrosi, l’ipertensione arteriosa e le malattie allergiche”. Spiega il prof. Pini. La cefalea è soprattutto una malattia sociale, dal costo sproporzionatamente eccessivo in termini di impatto sulla qualità della vita, sui rapporti personali, sulle ore lavorative e sulla produttività, e senza alcun riconoscimento normativo. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità il valore associato alla perdita di produttività, per tutte le tipologie di cefalea, è addirittura superiore alla spesa sanitaria sostenuta da ciascun Paese per far fronte ad essa. La grande maggioranza delle cefalee può essere trattata con successo e gestita efficacemente anche a livello di assistenza primaria. E’ necessario, tuttavia, che vengano adottati opportuni strumenti atti a creare e diffondere la consapevolezza che la cefalea, in tutte le sue forme, è un problema di salute mondiale, e che vengano altresì individuate opportune misure tese a facilitare l’accesso dei pazienti alle cure più appropriate.

 

La Conferenza vuole proprio discutere, anche alla luce delle stringenti problematiche di spesa pubblica, sulla possibilità di definire un modello operativo che garantisca uniformità di erogazione delle cure sul territorio, nel rispetto di un’appropriata allocazione delle risorse.