L’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena dal 2009 è vicino al popolo Saharawi. I chirurghi pediatrici, gli urologi e gli anestesisti del Policlinico, infatti, collaborano con l’Associazione di Solidarietà con il Popolo Saharawi “Kabara Lagdaf” di Modena e l’Associazione di medici ospedalieri WITH YOU, del quale è presidente il dotto Pierluca Ceccarelli, chirurgo pediatrico del Policlinico, al progetto Stop the Saharawi Children Stones che ha come obiettivo formare personale sanitario saharawi sulla cura della calcolosi renale in età pediatrica, patologia molto diffusa in quella parte del mondo, che, se trascurata, può portare alla morte.
Ieri mattina, martedì 16 ottobre, il Ministro della Salute Pubblica Saharawi, Mohammed Lamine Daddi ha incontrato i vertici del Policlinico presso la sala riunioni della Direzione generale. All’incontro hanno partecipato la dottoressa Kiryakoula Petropulacos, Direttore generale del Policlinico, il prof. Giampaolo Bianchi, Direttore dell’Urologia, il prof. Alfredo Cacciari, Direttore della Chirurgia Pediatrica, il dottor Pier Luca Ceccarelli, Fabio Campioli, presidente di Kabara, e Paolo Negro in rappresentanza del Comune di Formigine, che offre l’alloggio per i parenti dei bambini operati a Modena e che è partner del progetto, assieme alla Provincia e alla Regione Emilia Romagna assieme alla Regione Emilia Romagna, che da anni supporta gli interventi umanitari a favore del popolo saharawi. L’incontro è stato l’occasione per discutere lo stato di avanzamento del progetto e i suoi sviluppi futuri. Il ministro ha ringraziato i professionisti del Policlinico e le Istituzioni per il lavoro svolto in questi anni.
“In questi quattro anni abbiamo operato al Policlinico 22 bambini Sahrawi grazie alla preziosa collaborazione degli urologi e degli anestesisti. Scopo del progetto è operare a Modena i casi più gravi ma di creare le condizioni perché prevenzione, diagnosi e cura vengano effettuati direttamente in Sahrawi”. Ha spiegato il dottor Ceccarelli. “Fondamentale è stata la collaborazione di tutte istituzioni coinvolte e la disponibilità dei professionisti a lavorare in un contesto ambientale non certo semplice come i recenti fatti di cronaca hanno drammaticamente mostrato. Vorrei citare in particolare la dottoressa Anna Maria Ghirardini dell’Anestesia 1 che è venuta con me nei campi profughi in Africa e il dottor Corradino Di Pietro dell’Urologia che ha operato con me al Policlinico i bambini affetti da calcolosi”.
Il Progetto è partito nel 2009 con l’acquisto di un ecografo per l’esecuzione di ecografie in loco e con la formazione, in loco e presso il Policlinico, di tecnici ecografici. La Chirurgia Pediatrica del Policlinico, diretta dal prof. Alfredo Cacciari ha cominciato così ad operare i bambini con le patologie più gravi, ospitati presso strutture del Comune di Formigine. Nel 2010 la prima Commissione sanitaria di Urologia e Chirurgia Pediatrica nei campi profughi di Tindouf, composta da 8 volontari dell’associazione WITH YOU, (medici e infermieri) ha cominciato ad operare assieme ai colleghi saharawi, eseguendo 55 interventi chirurgici su altrettanti bambini saharawi. Quest’anno è cominciato, in collaborazione con l’Unione delle Donne Saharawi, un programma di educazione di 4 donne per ogni villaggio sui temi della prevenzione con particolare riferimento alla calcolosi renale. Per il 2013 il progetto prevede l’estensione della formazione alle donne, e l’acquisto di un ecografo portatile, in modo da poter avviare gli screening ecografici anche nei territori del Sahara Occidentale.
Immagine: la dottoressa Petropulacos dona al Ministro il libro fotografico sul Policlinico. A sinistra si vede il prof. Bianchi a destra il prof. Cacciari