I leader regionali e territoriali dei pensionati creano un comitato pro Bersani: “Il Paese ha bisogno di rinnovamento, ma anche di una guida salda”. Il testo dell’appello.
Le primarie previste per il 26 novembre segneranno un passaggio fondamentale verso le elezioni politiche di primavera, che devono portare al ritorno del centro-sinistra al governo del Paese. Gli anni del berlusconismo hanno portato indietro l’Italia: non c’è solo una crisi economica devastante per i lavoratori e i pensionati; c’è una crisi sociale evidente, c’è una deriva culturale diffusa, c’è una decadenza morale drammatica.
Il governo di Mario Monti ha in qualche modo arrestato la china e riportato il Paese in Europa grazie anche alla sua credibilità personale, ma la rigidità, l’iniquità, la durezza dei suoi provvedimenti stanno condannando alla indigenza le persone più deboli: si mortifica il lavoro, si tengono a distanza i pensionati, si accresce la disuguaglianza, si condannano a un futuro senza speranza migliaia e migliaia di ragazzi e ragazze, spesso laureati e costretti a emigrare nel più assoluto vuoto di prospettive.
Adesso c’è bisogno di cambiare, senza false promesse e senza facili demagogie, con i piedi saldi a terra e lo sguardo al futuro, per ripartire, per ricominciare. Le primarie del centro-sinistra chiamano a una scelta tra più candidature: noi dirigenti, attivisti, militanti dello Spi Cgil dell’Emilia-Romagna, il sindacato dei pensionati e delle pensionate, esprimiamo una convinta adesione alla candidatura di Pier Luigi Bersani, e invitiamo tutti i pensionati e le pensionate a partecipare al voto e a non disperderlo dietro facili demagogie.
Bersani ha una importante esperienza di governo, l’autorevolezza per governare una fase tra le più critiche nella storia della Repubblica, la sensibilità per raccogliere le rivendicazioni più urgenti che il sindacato propone: la revisione della riforma delle pensioni (riducendone rigidità e ingiustizie, superando il blocco della indicizzazione delle pensioni, aprendo finalmente un tavolo di confronto sul tema); la revisione della riforma del mercato del lavoro che in nessun modo ha consentito di superare o almeno ridurre la precarietà e che non produce alcun effetto sulla occupazione.
C’è bisogno di una nuova stagione che riparta dai diritti del lavoro e dai diritti di cittadinanza; c’è bisogno di politiche fiscali che si pongano esplicitamente l’obiettivo e il vincolo di una forte equità; c’è bisogno di politiche che diano davvero respiro alla crescita e allo sviluppo, con investimenti che abbiano grande contenuto innovativo; c’è bisogno di una forte equità fiscale e di nuovi investimenti sociali.
Il Paese ha bisogno di rinnovamento, nelle politiche e nei gruppi dirigenti, ma anche di una guida salda ed esperta: per questo ci costituiremo in comitato pro-Bersani e sosterremo la sua candidatura alle primarie del centro sinistra e nelle eventuali fasi successive.
I firmatari: Maurizio Fabbri (segretario generale Spi-Cgil ER), Roberto Battaglia (segretario Spi-Cgil ER), Gabriella Dionigi (segretaria Spi-Cgil ER), Patrizia Ghiaroni (segretaria Spi-Cgil ER), Maurizio Piccagli (segretario Spi-Cgil ER), Bruno Pizzica (segretario Spi-Cgil ER e coordinatore del Comitato per Bersani), Tamer Favali (segretario generale Spi-Cgil Piacenza), Paolo Bertoletti (segretario generale Spi-Cgil Parma), Marzia Dall’Aglio (segretario generale Spi-Cgil Reggio Emilia), Luisa Zuffi (segretario generale Spi-Cgil Modena), Daniele Dardi (segretario generale Spi-Cgil Imola), Giancarlo Bertozzi (segretario generale Spi-Cgil Ravenna), Giuseppe Pasotti (segretario generale Spi-Cgil Forlì), Marco Morellini (segretario generale Spi-Cgil Cesena), Gianna Bisagni (segretario generale Spi-Cgil Rimini)