Ci saranno anche i vigili del fuoco di Modena alla manifestazione promossa domani – martedì 23 ottobre – a Bologna davanti alla sede della Regione dai sindacati dei corpi di polizia (polizia di Stato, polizia penitenziaria, corpo forestale dello Stato), dei vigili del fuoco e i Cocer dei militari (guardia di finanza, carabinieri, esercito, Marina, Aeronautica, Guardia costiera). Queste organizzazioni manifestano domani in ogni Regione e a Roma davanti a Palazzo Chigi per chiedere al governo di affrontare le varie problematiche che interessano i servizi da assicurare ai cittadini e le condizioni del personale anche sotto il profilo contrattuale. «Domani protestiamo in tutta Italia perché servizi fondamentali, quali il soccorso alla popolazione, la difesa e la sicurezza, non sono più garantiti in modo adeguato a causa dei tagli ai bilanci e della non copertura delle carenze di organico derivanti dal turn-over – spiegano Silvano Patrocli, segretario provinciale della Fns-Cisl, e Antonio Colucci, segretario provinciale del Conapo, i sindacati dei vigili del fuoco che, insieme all’Ugl, hanno aderito alla mobilitazione – A ciò si aggiunge l’intenzione di armonizzare l’assetto pensionistico del personale, provocando tensione e malessere anche per la delicatezza della funzione svolta dai vigili del fuoco». Tagliando risorse in settori essenziali dello Stato come appunto i vigili del fuoco, secondo i sindacati si mettono a repentaglio l’incolumità e sicurezza dei cittadini. In Italia a regime si conteranno meno di 30 mila pompieri professionisti, con uno dei più bassi rapporti europei tra operatori e popolazione (un pompiere ogni 2.050 abitanti, contro la media europea di uno ogni mille). «Gli organici vengono ulteriormente ridotti, si chiudono i nuclei specialisti come sommozzatori ed elicotteristi, si intendono rivedere alcuni distaccamenti sul territorio diminuendo la già carente capillarità del Corpo, i mezzi sono sempre più vecchi, logori e malmessi, aumentano i debiti verso fornitori dei comandi provinciali. Per quanto riguarda la riforma delle pensioni – continuano Patrocli e Colucci – con tutta probabilità aumenterà l’età media dei vigili del fuoco in servizio, con il rischio di un personale sempre più anziano costretto a lavorare sui mezzi di soccorso fino a 62-63anni, per alcuni anche fino a 66 anni. Questi provvedimenti produrranno effetti anche a Modena; a pagarne le conseguenze saranno i cittadini e gli operatori». Oltre alle carenze degli organici e alle novità previdenziali i sindacati protestano per il blocco dei contratti di lavoro fino al 2014 e la soppressione dell’indennità di vacanza contrattuale.





