Il sottosegretario alla Presidenza Alfredo Bertelli ha illustrato questa mattina alla Commissione IV Politiche per la Salute e Politiche sociali dell’Assemblea legislativa la proposta della Giunta di modifica della Consulta degli Emiliano-Romagnoli nel mondo.
“Abbiamo scelto di presentarci a questa Commissione con una proposta, anche se saremmo potuti intervenire con un nostro progetto di legge ma abbiamo valutato che non fosse necessario, alla luce dei diversi progetti già presentati dall’Assemblea – ha spiegato in Commissione il sottosegretario Bertelli – Crediamo che il lavoro nei confronti degli emiliano-romagnoli all’estero sia importante e debba continuare. Il lavoro della Consulta è servito in questi anni a far crescere una rete di relazioni culturali, sociali ed economiche significative, e dobbiamo mantenere questi legami con i nostri corregionali che si trovano in altri Paesi. La situazione economica attuale ci impone tuttavia di operare per migliorare i costi di funzionamento e, partendo dalla legge che ora regola l’attività della Consulta, vogliamo intervenire per precisare e migliorare il ruolo di questo organismo, anche sulla base dei principi dello Statuto”.
“Gli interventi che abbiamo allo studio riguardano la previsione di nominare alla direzione della Consulta non più un presidente esterno ma un consigliere regionale in carica senza compensi aggiuntivi, a cui affiancare due consiglieri regionali che rappresentino anche la minoranza – ha aggiunto Bertelli – Pensiamo inoltre di ridurre da 52 a 35 il numero dei consultori e di portare da 7 a 5 i membri del Comitato esecutivo. I costi di funzionamento saranno ulteriormente ridotti attraverso un uso maggiore della telematica, continuando in video conferenza il lavoro di raccordo con i consultori presenti nelle varie parti del mondo, riducendo al minimo i costi per le trasferte. In questo modo potremo dotarci di uno strumento non costoso ma che consente di mantenere relazioni stabili e coordinate con gli organismi all’estero”.
Nel giro di qualche giorno la Giunta elaborerà nel dettaglio il proprio progetto di riforma, che sarà messo nella disponibilità del lavoro avviato dalla Commissione.