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Nasce il “Comitato Scuola Modena per Vendola”

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Siamo lavoratori della scuola pubblica modenese e abbiamo deciso di aderire all’appello per ‘Nichi Vendola Presidente’. E’ tempo di cambiare!

Dopo il taglio di 150.000 posti di lavoro e la sottrazione di 8 miliardi di euro con la Legge Gelmini; le scandalose norme della spending review che hanno tagliato ulteriori 15.000 posti; il bando di un frettoloso concorso che calpesta i diritti acquisiti di centinaia di docenti precari abilitati; una riforma delle pensioni iniqua che impedisce l’accesso ai giovani nel mondo del lavoro; il tentativo di stralciare il contratto collettivo nazionale con l’aumento per legge di un terzo dell’orario dei docenti a parità di stipendio; il blocco degli scatti di anzianità,

NOI VOGLIAMO CHE LA SCUOLA PUBBLICA SIA FINALMENTE CENTRALE NELLE POLITICHE DI INVESTIMENTO DEL NOSTRO PAESE, PER GARANTIRE SVILUPPO, DEMOCRAZIA, UGUAGLIANZA E LEGALITÀ.

Condividiamo le parole di Vendola, quando sostiene che:

“Oggi siamo di fronte alla necessità di una svolta culturale importante. La scuola sta soffrendo, e questa è la ragione per cui la nostra società si è smarrita. Bisogna ridare speranza e centralità alla scuola per ridare speranza alla società. Occorre riorganizzare gli apparati della formazione a partire dall’attribuzione di un valore grande e centrale all’educazione, intendendo educazione alla società e non al mercato, nel senso che dobbiamo educare i nostra ragazzi e le nostre ragazze ad essere cittadini e non clienti”.

“L’opera di squalificazione e di svalorizzazione del corpo docente, la progressiva perdita di ruolo e di voce del mondo degli studenti, il definanziamento delle attività didattiche e delle attività di edilizia scolastica, la mancata messa in sicurezza dell’intera rete scolastica italiana rappresentano dei duri colpi ad una scuola che invece ha rappresentato, negli anni migliori, uno dei vettori fondamentali della crescita e dell’incivilimento del nostro paese. L’Italia è diventata un grande paese perchè ha avuto una grande scuola elementare”.

“La scuola dovrebbe essere in grado di intuire la sofferenza o di scorgere il talento di ciascun ragazzo” e invece oggi “il sovraffollamento nelle aule scolastiche come nelle galere, determina la fine proprio di quella esperienza straordinaria della nostra cultura pedagogica che consisteva nella centralità del rapporto individuale tra docente e discente, della capacità di accompagnamento di ogni ragazzino e ragazzina presi in carico da una scuola in grado di accogliere e ascoltare”.

Per i Quaderni di Scuola: http://sel-saperi.org/?page_id=189

I primi firmatari dell’appello: Vincenza Cozzolino (docente scuola superiore) Josè Carrasso (docente scuola media) Enrico Matacena (docente) Rosalia Cangelosi (docente scuola media) Gala Balerna (educatrice) Simone Muzzioli (educatore) Brunella Di Coste (docente precaria) Giuditta Perricone (educatrice) Maria Teresa Bernardo (docebte scuola primaria) Flavia Capodicasa (docente scuola superiore) Pino Rodia (tecnico scuola superiore) Jonathan Molinari (docente scuola superiore) Maurizio Vergallo (docente scuola superiore) Stefano Ragazzi (docente scuola superiore) Francesco Montieri (docente scuola primaria) Stefano Lauriola (docente).

PER ADERIRE ALL’APPELLO SCRIVI UNA EMAIL ALL’INDIRIZZO: scuolamodenapervendola@gmail.com