L’invito dell’Assessore Severi alla prevenzione e ai controlli: “Strumenti fondamentali per salvare vite. 322 le lesioni identificate e curate”
Il programma di screening per la prevenzione e la diagnosi precoce dei tumori al collo dell’utero, attivo nel distretto di Sassuolo dal 1996, rappresenta un elemento centrale dell’attività di prevenzione delle malattie promossa dal servizio sanitario nazionale. I numeri parlano chiaro: sono 33.600 le donne dai 25 ai 64 anni residenti nel distretto ceramico, su un totale di 198.000 a livello provinciale, che hanno ricevuto l’invito a sottoporsi al pap test ogni tre anni. Il 67,2% di loro, a fronte di una media provinciale del 65% e di una media regionale al 62%, hanno risposto all’invito.
L’attività di controllo ha permesso di identificare e curare nel Distretto di Sassuolo circa 322 lesioni precancerose significative, prevenendo così la formazione di tumori invasivi e di curare precocemente 21 donne.
“Questi dati , afferma l’Assessore alla sanità e alle pari opportunità del Comune di Sassuolo Claudia Severi, intervenuta al Teatro Carani alla serata spettacolo di beneficenza ‘L’età delle donne’ a favore dell’Associazione ‘Per vincere domani”, nell’ambito delle iniziative dell’ottobre rosa, ci consentono di dire con soddisfazione che Sassuolo ed il suo distretto, grazie alla sempre
maggior sensibilizzazione delle donne, sta affermandosi in termini di risposte ottenute.
“Siamo di fronte a dati importanti che premiano lo sforzo profuso con grande professionalità dalla dirigenza e da tutti gli operatori dell’Usl e del nuovo ospedale, che ringraziamo per il lavoro svolto, e che confermano la necessità di avanzare sempre più sulla strada della prevenzione. Noi vorremmo che nel nostro distretto la percentuale già più alta di donne che a livello provinciale rispondono all’invito e si sottopongono al pap-test, si alzi ancora arrivando alla totalità. Per questo rinnoviamo l’impegno dell’Amministrazione, che per tutto il mese di ottobre ha simbolicamente illuminato di rosa la torre dell’orologio in Piazza Garibaldi, all’attività di informazione, promozione e sensibilizzazione finalmente non solo sul problema e sul dramma dei tumori femminili, ma soprattutto sulla loro soluzione. Si tratta di una fondamentale battaglia per la vita e per la qualità della vita che ha nella prevenzione la sua arma più efficace”