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Bologna: il Consiglio provinciale a sostegno del “Programma di aiuti alimentari per gli indigenti”

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“Il Consiglio provinciale impegna la Presidente e la Giunta ad intervenire con sollecitudine presso il Governo italiano affinché il 22 e 23 novembre prossimi alla Commissione Europea sostenga con forza e determinazione le ragioni della sopravvivenza del prezioso lavoro che migliaia di strutture caritative fanno ogni giorno, attivandosi per il mantenimento del Programma di aiuti alimentari per gli indigenti PEAD”.

Questo il testo dell’ordine del giorno urgente presentato dal consigliere Giovanni Leporati (Pdl) e sottoscritto da tutti i consiglieri che è stato approvato ieri all’unanimità dall’Assemblea di palazzo Malvezzi.

Il documento prende l’avvio dalla decisione dell’Unione Europea di non finanziare più a partire dal 2014 il Pead, e ne sottolinea le “conseguenze disastrose per 18 milioni di poveri in tutta Europa”.

Il Programma ha permesso infatti in questi anni di distribuire alle strutture caritative prodotti alimentari essenziali. La sua sospensione comporterebbe in alcuni casi la cessazione di tutti gli aiuti alimentari, in altri il loro dimezzamento e, inoltre, molte organizzazioni caritative come la Feba (Federazione Europea dei Banchi Alimentari) – che coordina 247 centri di recupero e distribuzione alimentare in 21 stati e contribuisce ad alimentare 5milioni di indigenti offrendo anche alle persone ai margini della società un aiuto per il loro reinserimento – rischierebbero di dovere rinunciare alla loro “mission”.

L’odg evidenzia che il lavoro di organizzazioni come i Banchi Alimentari aiuta la coesione della società in un momento di crisi come quello attuale in cui “l’Europa sta affrontando sfide che metteranno alla prova la sua unità e chiederanno di dimostrare se la nostra società è ancora un riferimento internazionale per l’integrazione sociale e la cittadinanza”.

Considerando quindi che “l’eliminazione o la riduzione del programma Pead aumenterebbe la sensazione che le istituzioni europee sono distanti e cieche ai bisogni concreti delle persone reali, che l’Unione Europea ha appena vinto il premio Nobel per la Pace; che non può esserci pace dove c’è fame”, il Consiglio ha approvato all’unanimità l’ordine del giorno.