“La mobilitazione di oltre 5 mila pensionati rompe il silenzio sui problemi dei pensionati e degli anziani”. Così Loreno Coli, segretario generale nazionale vicario dei Pensionati Cisl (Fnp), intervenendo alla manifestazione per ‘equità, pensioni, welfare’, organizzata a Bologna il 31 ottobre scorso dai sindacati pensionati di Cgil Cisl Uil dell’Emilia-Romagna.
Oggi, quando meno lavoro significa minori coperture sociali, per il segretario nazionale Fnp “bisogna recuperare la fiducia degli iscritti verso il sindacato con azioni convincenti e sostenibili, anche se non produttive di effetti immediati”. Il sindacato, presente a livello nazionale e locale, è irrinunciabile collegamento tra vecchio e nuovo. “Ha titolo –rivendica Coli- per affrontare le grandi questioni degli equilibri sociali nel Paese e sedere nei tavoli dove si decide una parte importante della qualità della vita”. Dunque, “la concertazione come punto di forza sindacale, scomodo a governi centrali e locali”, ricordando che “non c’è difesa del welfare a livello territoriale se a livello centrale si operano tagli lineari”.
Se l’ultima manovra contiene elementi positivi (Tobin tax, detassazione produttività, riduzione Irpef), per Loreno Coli resta l’iniqua distribuzione di pesi e sacrifici, che gravano sempre sui soliti noti: pensionati e lavoratori con conseguente aumento dei dislivelli sociali e ridimensionamento dei diritti. “Della riforma del fisco, come strumento di equità e di perequazione della perdita di potere d’acquisto delle pensioni, non c’è traccia –denuncia il segretario nazionale Fnp-. La riduzione di un punto Irpef non basta, in quanto ampiamente eroso dagli altri provvedimenti fiscali collegati”. Per contrastare l’inadeguata perequazione del reddito da pensione ”va rimodulato il blocco della scala mobile per le pensioni superiori a 3 volte il minimo e contestare all’Inps le procedure vessatorie verso i pensionati che in buona fede incassano somme non dovute per effetto di complicati meccanismi di assegnazione”.
A tutela dei non autosufficienti, per Coli “la legge si può fare anche senza risorse aggiuntive, basta coinvolgere obbligatoriamente Regioni ed Enti Locali”.
Su riduzione dei costi della politica, moralizzazione nella p.a. e nella politica, secondo il sindacalista Fnp “insufficiente è l’azione del governo, mentre la riforma delle provincie è un pasticcio che non risolve la questione dei centri di spesa della p.a”. Ora –conclude Coli- l’azione vertenziale dei pensionati si trasferisce sul territorio ed ai livelli più alti per la difesa dei diritti la cui generalità e universalità deve essere garantita da leggi nazionali”.
Ileana Rossi, ufficio stampa Fnp ER