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Cassa integrazione post sisma, solo 4 le richieste di proroga

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Lo scorso 31 ottobre si è tenuto in Provincia il terzo incontro del Tavolo tecnico provinciale, istituito agli inizi di giugno con le parti sociali, per approfondire le tematiche legate agli ammortizzatori sociali nelle aziende colpite dal sisma del maggio scorso.

Alla presenza delle parti sociali del territorio, la Provincia di Reggio Emilia ha fatto il punto sulla situazione a fine ottobre, evidenziando che sono state presentate domande di accesso agli ammortizzatori sociali, a causa del fermo produttivo in conseguenza del sisma, per 287 unità locali di aziende reggiane, con un totale di 3.975 lavoratori. Il dato interessante è che da questa estate ad oggi, le domande di cassa integrazione sono notevolmente diminuite, fino a ridursi a 4 richieste di proroga per un totale di soli 7 lavoratori.

“Nell’ambito degli accordi sottoscritti dalla Provincia di Reggio Emilia, dalla Regione Emilia-Romagna, dalle organizzazioni sindacali e associazioni datoriali in sede di Tavolo provinciale, sono stati attivati ad oggi procedure di Cassa integrazione ordinaria, Cassa ordinaria in edilizia e Cassa ordinaria regionale in deroga, con procedure semplificate, per quasi 290 aziende del territorio reggiano – ha spiegato il vicepresidente Pierluigi Saccardi – provvedimenti che hanno interessato circa 4.000 lavoratori. Vorrei ricordare che le procedure semplificate, condivise tra Regione-Province e parti sociali, hanno permesso di velocizzare notevolmente la concessione e l’ottenimento degli ammortizzatori sociali, in una situazione di grave difficoltà delle aziende colpite dal sisma e per i lavoratori interessati: in proposito voglio anche sottolineare che nel Protocollo, rinnovato a settembre, sull’anticipazione sociale degli assegni di cassa integrazione da parte delle banche firmatarie, è stata introdotta anche l’opportunità di anticipazione per le aziende in cassa ordinaria a causa dell’evento sismico.

“Si segnala inoltre – continua Saccardi – che due terzi delle aziende ha richiesto ammortizzatori in deroga, in questo modo si sostengono piccole aziende per le quali l’ammortizzatore gestito dalla Regione Emilia-Romagna è fondamentale per riuscire a sopravvivere. Da questa estate ad oggi, le domande di cassa integrazione sono notevolmente diminuite, fino a ridursi a sole 4 richieste di proroga per un totale di 7 lavoratori: questo significa che la stragrande maggioranza delle imprese ha potuto riprendere l’attività produttiva, che ci auguriamo sia duratura; tutto ciò sicuramente grazie anche alla celerità degli aiuti e al sostegno con il quale tutte le istituzioni e la società civile si sono prodigate in un’opera di impegno corale e condiviso, in questi difficili mesi per quelle zone e quelle popolazioni”.