“Voglio rassicurare i cittadini di Modena e della regione: il reparto di cardiologia del Policlinico è sicuro”. Così l’assessore regionale alle Politiche per la salute Carlo Lusenti interviene in merito all’inchiesta in corso da parte della Procura della Repubblica sul Policlinico cittadino che ha portato all’arresto di 9 medici. Tra le ipotesi di reato contestate anche quella di truffa al Servizio sanitario regionale e per questo l’assessore annuncia che “stiamo valutando se costituirci come parte civile”.
“La Regione – sottolinea Lusenti – si è mossa con tempestività ed efficacia, non appena ha ricevuto la segnalazione nel febbraio 2011 da parte dell’Associazione amici del cuore. Abbiamo avviato una nostra indagine amministrativa, prima che partisse la stessa inchiesta della Procura. Un mese dopo avevamo già avviato le azioni necessarie per mettere in sicurezza l’attività della cardiologia. Le condizioni di cura e di assistenza del reparto di cardiologia del Policlinico sono state ripristinate e si svolgono in piena sicurezza da oltre un anno. Certamente con la sua inchiesta la Procura ha messo poi in luce una serie di problemi e di pratiche che la Regione stessa non immaginava e non poteva immaginare. Ma è certo che, per quanto riguarda le nostre capacità di intervento e le nostre competenze, abbiamo operato da subito, avendo a cuore soprattutto la sicurezza dei pazienti. Restiamo a disposizione della Procura per ogni ulteriore necessità”.
“La prima segnalazione da parte dell’Associazione amici del cuore è arrivata in Regione nel febbraio 2011 – spiega Lusenti ricostruendo alcuni passaggi della vicenda – la relazione conclusiva della Commissione di indagine regionale da noi istituita, che aveva preso in esame 51 casi clinici e che evidenziava una serie di criticità, è stata trasmessa in Assessorato il 30 marzo e il giorno dopo l’abbiamo a nostra volta trasmessa alla Procura della Repubblica. Contestualmente ho scritto al direttore generale dell’Azienda Policlinico prescrivendogli una serie di atti, con l’obiettivo fondamentale di mettere in sicurezza l’attività del reparto. L’indagine della Procura ha preso avvio nel mese di aprile”.