Nei primi due giorni, sono state poco più di cento le telefonate arrivate al numero verde regionale attivato per offrire ascolto e supporto personalizzato ai pazienti trattati dalla cardiologia del Policlinico di Modena. Le chiamate sono arrivate prevalentemente (il 90%) da cittadini residenti in provincia di Modena. Circa il 20% delle richieste in realtà si riferivano a pazienti trattati sì dalla cardiologia del Policlinico di Modena, ma la cui situazione individuale non è in alcun modo collegabile ai fatti che sono oggetto di inchiesta. A loro sono state fornite informazioni utili a rassicurarle circa l’estraneità del loro caso personale rispetto a quelli che sono al vaglio della magistratura spiega.
Per gli altri pazienti di volta in volta viene definito un percorso personalizzato, di ascolto o di controllo, legato al tipo di necessità individuata a seguito del colloquio telefonico che coinvolge sin dal primo momento un medico della direzione e, in caso di approfondimento, anche un cardiologo.
Tutti i colloqui si sono svolti in modo costruttivo, pur tra comprensibili preoccupazioni. “Ci pare positivo che i cittadini abbiano comunque scelto di rivolgersi a noi e non ad altre strutture; in qualche modo ciò significa che il rapporto fiduciario nei confronti della nostra struttura non è stato completamente compromesso. Il numero verde nasce proprio con l’intento di ristabilire un rapporto basato sull’ascolto e sull’attenzione alla persona” ha evidenziato il direttore generale Licia Petropulacos. Già da ieri sono iniziati i primi incontri che proseguiranno anche nei prossimi giorni.
Si ricorda infine che il numero verde regionale 800 033.033 è a disposizione dei cittadini dalle 8.30 alle 17.30 tutti i giorni feriali e il sabato dalle 8.30 alle 13.30 e che i fatti interessati dalle indagini si sono svolti nel periodo da gennaio 2009 ad aprile 2011.