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Il Sindaco di Pavullo, Canovi, sulla vicenda delle chiusure degli uffici postali

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“Leggo sulla stampa, che, grazie a un accordo fra Poste Italiane e sindacati, che sarebbe stato ottenuto anche grazie all’opera della Regione, si salverebbero dai tagli previsti, 12 uffici postali su 19 e leggo anche di una soddisfazione generale, che mi lascia perplesso. Mi dispiace di vestire i panni del guastafeste, ma proprio non me la sento di partecipare”. Il Sindaco di Pavullo, Romano Canovi, interviene ancora una volta sulla questione della chiusura degli sportelli in Appennino e, riferendosi al territorio di Pavullo, specifica: “Da noi, la situazione rimane esattamente quella di prima. Ovvero: l’ufficio di Benedello chiude e quello di Gaiato rimarrà aperto solo un giorno alla settimana. Ridimensionamenti che seguono di nemmeno un anno la chiusura di quello di Coscogno. Sarei anche curioso di sapere quando e con quali Enti Locali si sia svolto il confronto, visto che il sottoscritto non è stato interpellato, pur amministrando il Comune più importante dell’Appennino e pur avendo più volte richiesto un incontro chiarificatore con i dirigenti delle Poste. Non posso fare a meno di ribadire la mia totale contrarietà, nel merito e nel metodo, verso le decisioni assunte, che penalizzano gravemente e privano di un servizio primario tanti cittadini. Fra l’altro, so che la Comunità Montana del Frignano aveva assunto un’iniziativa per organizzare, attraverso la Regione, una riunione per ridiscutere dei tagli. Visto che nemmeno la Comunità stessa sa nulla di un ipotetico confronto con gli Enti Locali, vorrei sapere quali di essi, e quando, hanno partecipato al tavolo delle trattative. La realtà, alla fine è ben diverse. Dove Poste Italiane voleva tagliare, ha tagliato e i cittadini ne pagheranno le conseguenze. Da parte mia, continuerò in tutti i modi e in tutte le sedi ad oppormi a questo modo di operare”.